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Potente eruzione solare colpisce Mercurio

Una nube di plasma proveniente dal Sole ha colpito Mercurio.

Il pianeta, essendo il più vicino alla nostra stella, è spesso soggetto alle tempeste solari. Ma quella del 9 marzo è stata sicuramente un’espulsione di massa coronale (Cme) molto potente. Si è trattato una gigantesca e violenta eruzione osservata dal Solar Dynamics Observatory (Sd0) della Nasa. Proveniva dal lato nascosto della nostra stella e a giudicare dalla quantità visibile, potrebbe aver avuto un’estensione di 500mila chilometri. I suoi elettroni hanno colpito il pianeta, che a causa della sua vicinanza al Sole, è quasi privo un’atmosfera che possa proteggerlo.

Il plasma magnetizzato ha sgretolato la superficie rocciosa e rilasciato un’energia sotto forma di raggi X. Gli scienziati hanno infatti rilevato da Terra un fenomeno simile all’aurora, ma  evidente nei raggi X piuttosto che nella luce visibile.

Quest’anno l’attività solare raggiungerà il picco del suo ciclo undecennale, le tempeste magnetiche aumentano causando potenziali disagi alle reti elettriche e alle telecomunicazioni sulla Terra. Monitorare adeguatamente il lato nascosto del Sole, è una delle maggiori preoccupazioni dei ricercatori: potrebbe ospitare macchie giganti e scatenare tempeste solari a sorpresa, come quella che ha appena colpito Mercurio.

 

Crediti video: Nasa, Esa

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.