X

Bert, il futuro cane spaziale

L’amico dell’uomo seguirà gli astronauti anche nello spazio, ma sotto forma di robot.

Si chiama Bert ed è stato testato per la prima volta da Marcus Wandt che si trova sulla Stazione Spaziale Internazionale per la missione Axiom-3.

L’esperimento consiste nel controllare a distanza questi aiutanti considerando anche il tempo che il segnale inviato impiega per raggiungere l’obiettivo.

Simulando una missione su Marte, dunque, l’astronauta ha controllato dallo spazio tre robot che si trovano sulla Terra: Bert, il cane a quattro zampe, il suo assistente umanoide Rollin’ Justin che cammina sulle ruote, e il rover Interact dell’Esa. Il test, riuscito perfettamente, ha visto collaborare i tre robot che installavano insieme una tubatura.

Bert e i suoi compagni fanno parte del progetto ‘Surface Avatar’ gestito dall’Agenzia Spaziale Tedesca in collaborazione con l’Esa. Possedere gambe, invece di ruote, è un’innovazione nel campo della robotica che consentirebbe a questi dispositivi di muoversi con più agilità su superfici lunari o marziane, tra terreni accidentati e caverne da esplorare.

 

Crediti video: DLR, ESA

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.