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Webb e il mistero del ‘mostro verde’ della supernova

Questi sono i resti di una supernova, Cassiopea A, una stella esplosa circa 11mila anni fa nell’omonima Costellazione di Cassiopea.

Pochi mesi fa, i potenti strumenti di Webb hanno rivelato una zona mai osservata prima, una specie di cavità soprannominata il ‘mostro verde’ per la forma simile alla parete di un antico stadio di Boston. La sua origine non era chiara, ma corrispondeva ad alcuni modelli teorici.

Gli studiosi hanno messo a confronto le immagini a più lunghezze d’onda dei telescopi Chandra, NuStar e Webb, per osservare con i raggi X gli elementi radioattivi creati dall’esplosione e nell’infrarosso i detriti incontaminati a forma di ragnatela, e cioè il materiale non influenzato dalle onde d’urto della supernova. Ciò che è emerso è un’origine comune tra il ‘mostro verde’ e l’onda d’urto.

Il materiale radioattivo avrebbe formato la cavità, mentre plasmava i detriti incontaminati di gas e polveri che la stella aveva espulso prima di morire.

Questi risultati, ottenuti attraverso dati congiunti sulle esplosioni stellari, aiutano a comprendere nuovi aspetti sulla formazione ed evoluzione delle stelle e l’arricchimento di metalli e polvere nelle galassie.

 

Crediti video: Nasa, Esa, Csa, Cxc

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.