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Webb scopre una molecola di carbonio primordiale

Il James Webb Space Telescope rileva per la prima volta nello spazio un nuovo composto di carbonio, il catione metile (Ch3+).

La scoperta è importante perché questa particella formata da carbonio e idrogeno favorisce la formazione di molecole più complesse che sono alla base di ogni forma di vita conosciuta.

Il catione metilico è stato rilevato in un giovane sistema stellare, d203-506, a circa 1350 anni luce dalla Terra, nella Nebulosa di Orione. Il disco protoplanetario di questa nana rossa è bombardato da una potente luce ultravioletta (Uv) che proviene da vicine stelle, calde, giovani e massicce. Ci si aspetterebbe che queste radiazioni distruggano le molecole organiche. Sembra piuttosto che i raggi Uv forniscano l’energia necessaria proprio per la formazione di Ch3+.

Il gruppo di ricerca ha rilevato inoltre, nel disco protoplanetario osservato, una composizione chimica differente dai dischi tipici. Ciò dimostra chiaramente come le radiazioni Uv possano cambiare la composizione di gas e polveri che orbitano attorno a una protostella, influendo quindi sulla chimica del sistema planetario in formazione.

 

Immagine in evidenza: porzione della Nebulosa di Orione – Crediti: ESA/Webb, NASA, CSA, M. Zamani, PDRs4ALL ERS Team

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.