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Virgin Orbit dichiara bancarotta

La Virgin Orbit di Richard Branson chiude i battenti dopo aver dichiarato bancarotta. L’azienda venderà tutte le proprietà ai migliori offerenti che potrebbero decidere se mantenerla in attività o recuperare parte degli investimenti. Al momento i principali interessati sono Rocket Lab, Stratolaunch e la sussidiaria di Vast Space Launcher. Le tre società hanno presentato offerte per un totale di 36 milioni di dollari. Ora tutto dipende dalla decisione del tribunale competente, che dovrà emettere una sentenza a breve.

L’istanza di fallimento è stata presentata lo scorso 4 aprile dall’azienda, che ha sede a Long Beach in California, dopo aver avviato le procedure di licenziamento della maggior parte del personale.

Virgin Orbit, fondata nel 2017, aveva già sospeso le operazioni all’inizio di marzo, mentre cercava capitale aggiuntivo. In sei anni di attività, l’azienda ha sviluppato un sistema di lancio alternativo che prevede l’uso di un Boeing 437-700, Cosmic Girl, appositamente modificato per portare il razzo Luncher One alla quota di 14 mila metri di altezza. Il lanciatore, una volta accesi i motori, è in grado di portare in orbita piccoli payload fino a 300 chilogrammi di peso.

Launcher One ha completato con successo quattro missioni seguite da un fallimento all’inizio dell’anno, causato da un malfunzionamento del filtro d’uscita del serbatoio del propellente. I numeri dell’azienda non erano incoraggianti già dal 2022: nel corso del primo trimestre Virgin ha registrato un fatturato pari a 30,9 milioni e una perdita netta di 43,6 milioni di dollari.

Crediti foto: Virgin Orbit

Fulvia Croci: Giornalista