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Webb fotografa un oggetto che brilla come 3mila miliardi di Soli

Sembra una stella vista da vicino. E’ invece il risultato di un’esplosione a 250 milioni di anni luce da noi. Si trova nella Costellazione del Serpente ed è l’ultimo capolavoro del telescopio Spaziale James Webb.

L’esplosione è stata provocata dalla collisione di due galassie iniziata 700 milioni di anni fa. Si chiama Arp 220, e risplende nell’infrarosso con una luminosità di 3mila miliardi di Soli, in paragone, la Via Lattea brilla con una luminosità di non più di 10 miliardi di Soli.

Lo scontro delle galassie ha creato una regione densa e polverosa, ideale per la formazione di nuove stelle. L’area infatti è sede di 200 enormi ammassi stellari e in precedenza, le osservazioni con i radiotelescopi, avevano rivelato circa 100 resti di supernovae.

L’arancione mostra i flussi di materia, mentre il blu il materiale estratto dalla gravità. Il reticolo a punte è disegnato dalla luce abbagliante, chiamata anche starbust, emessa dagli anelli rotanti generati dai nuclei delle galassie.

 

Crediti: Nasa, Esa, Csa, STScI

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.