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Scontro frontale tra ‘caramelle’ galattiche

Hanno un aspetto flessuoso e scintillante, si trovano a circa 180 milioni di anni luce di distanza verso la costellazione di Pegaso e sono unite da una sorta di ponte: si tratta della coppia di galassie Ugc 12914 e Ugc 12915, protagoniste di un nuovo ritratto ‘firmato’ dal telescopio Gemini Nord.

Le loro curve morbide sembrano ricordare delle caramelle soffici, tanto che sono state soprannominate ‘Taffy Galaxies’. Tuttavia, dietro questo simpatico nomignolo si cela una realtà piuttosto burrascosa: le due galassie si sono scontrate frontalmente circa 25-30 milioni di anni fa. L’impatto ha influito sul loro aspetto curvilineo e ha creato una struttura di sottili filamenti molecolari (in marrone) e grumi di idrogeno (in rosso) che si estende tra i due soggetti: questo ponte è costituito dagli ingredienti per formare nuovi astri ma si trova in una condizione così tumultuosa da impedire la creazione di nursery stellari.

Le collisioni tra galassie si possono verificare in varie modalità e in genere vedono il coinvolgimento di una galassia di grande dimensioni e una più piccola, definita ‘satellite’. L’interazione produce cambiamenti nella struttura dei due soggetti, che assumono un aspetto distorto, specie quando vengono colpiti i bracci di galassie a spirale. Inoltre, il materiale stellare si combina attraverso una distribuzione graduale del gas, come quando si mischia l’acqua di due pozzanghere che entrano in contatto; da questo rimescolamento deriva un accumulo di gas compresso, da cui prendono il via i processi di formazione stellare.

Se le collisioni si verificano frontalmente, come è avvenuto per le Taffy Galaxies, la situazione è diversa e si potrebbe paragonare al versamento di liquido – da due contenitori differenti – nello stesso recipiente. In questo caso, i due dischi galattici e i gas si sono scontrati con forza; l’impatto ha infuso energia ai gas, rendendoli piuttosto ‘agitati’. In seguito, il gas fuoriuscito da ciascuna galassia ha formato il ponte, il cui stato di turbolenza appunto non permette la creazione nuovi astri.

L’immagine è stata realizzata dal telescopio Gemini Nord, uno dei due componenti dell’Osservatorio Internazionale Gemini, gestito dall’ente americano NoirLab (National Optical-InfraRed Astronomy Research Laboratory).

In alto: le galassie Ugc 12914 e Ugc 12915 (Crediti: International Gemini Observatory/NoirLab/Nsf/Aura) Processamento immagine: M. Rodriguez (Nsf’s NoirLab), T.A. Rector (Università dell’Alaska-Anchorage/Nsf’s NoirLab), J. Miller (Gemini Observatory/Nsf’s NoirLab), M. Rodriguez (Gemini Observatory/Nsf’s NoirLab), M. Zamani (Nsf’s NoirLab)  e D. de Martin (Nsf’s NoirLab) – Ringraziamenti: Pi, A. S. Castelli  (Università Nazionale della Plata).

Valeria Guarnieri: Nata in tempo utile per vivere sin dall'inizio il fenomeno Star Wars, lavora in ASI dal 2000 e dal 2011 si occupa di comunicazione web presso l'Unità Multimedia dell'ente. Dedica la maggior parte del tempo libero alla montagna, suo grande amore.