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Soyuz, rientra a Terra la navetta senza equipaggio danneggiata

Sarà oggetto di un’attenta analisi la Soyuz Ms-22, protagonista lo scorso dicembre del giallo della perdita al suo serbatoio mentre era attraccata alla Iss. Come previsto, la navicella russa è rientrata sul nostro pianeta senza equipaggio il 28 marzo alle 13:46 italiane. I tecnici di Roscosmos la stanno ora recuperando dal punto di atterraggio, in Kazakistan, per poi poterla analizzare in modo da accertare il motivo della perdita.

Nei mesi scorsi l’agenzia spaziale russa ha dichiarato che la perdita di liquido di refrigerazione rilevata alla Soyuz Ms-22 era dovuta a un meteorite del diametro di circa un millimetro, che avrebbe impattato sul radiatore della navicella ad altissima velocità.

Per questo la capsula è stata considerata insicura per il trasporto dell’equipaggio, e le agenzie spaziali di Stati Uniti e Russia hanno stabilito l’invio di un nuovo veicolo per il recupero dei due cosmonauti di Roscosmos Sergei Prokopyev e Dmitry Petelin e dell’astronauta della Nasa Frank Rubio.  A tale scopo lo scorso febbraio è stata inviata sulla stazione la Soyuz Ms-23 vuota, che entro fine anno riporterà l’equipaggio a casa in sicurezza.

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica