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Raggi di sole su Marte

La sabbia e le tempeste marziane rendono i tramonti piuttosto pallidi.

Ma, a oltre dieci anni dal suo atterraggio, Curiosity fotografa dei raggi solari sul Pianeta Rosso.

Le nuove immagini del rover sono il frutto di una campagna di osservazione sulle nuvole crepuscolari, meglio dette “nottilucenti”.

Mentre la maggior parte delle nuvole marziane si trova a non più di 60 chilometri dal suolo e sono composte da ghiaccio d’acqua, le nuvole delle ultime immagini appaiono a una maggiore altitudine e sembrano piuttosto composte da ghiaccio di anidride carbonica, detto anche ghiaccio secco. Come sulla Terra, lo studio di questi fenomeni fornisce informazioni chiave per comprendere la meteorologia di un pianeta.

Curiosity ha ripreso anche una serie di nuvole a forma di piuma; se illuminate dalla luce del Sole, alcuni tipi di nuvole possono creare uno spettacolo simile a un arcobaleno chiamato “iridescenza”.

Il rilievo, iniziato a gennaio, si concluderà a metà marzo, e mostrerà agli scienziati come si evolvono le particelle di nuvole nel tempo sul pianeta Marte.

 

Immagine in apertura: nuvole iridescenti a forma di piuma su Marte fotografate da Curiosity il 27 gennaio 2023 – Crediti: Nasa/Jpl-Caltech

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.