X
    Categories: fotonews

La frana di Ischia vista dallo spazio

Lo spazio al servizio delle emergenze, grazie al suo punto di vista privilegiato. Lo sguardo dei satelliti si è posato sulla frana che, lo scorso 26 novembre, ha colpito l’isola di Ischia e sulle sue conseguenze. A riprendere il dissesto sono stati i satelliti della coppia Sentinel-2 che fa parte della costellazione ideata nell’ambito del programma Copernicus della Commissione Europea.

La foto, in cui è evidenziata l’area di Casamicciola, è stata realizzata con i dati dei due satelliti il 28 novembre, cui sono state sovrapposte le informazioni sull’estensione della frana raccolte dall’Emergency Management Service di Copernicus (Cems); si tratta di un servizio che supporta tutte le parti coinvolte nella gestione di disastri dovuti a cause naturali o a fattori umani, fornendo informazioni, mappe e serie temporali.

L’elemento portante di Copernicus è costituito dalle ‘sentinelle’: Sentinel, infatti, è il significativo nome attribuito ai satelliti e ai payload in cui il programma è articolato e che hanno debuttato nello spazio con il lancio di Sentinel-1A nel 2014. Ogni missione è stata sviluppata per svolgere una funzione ben precisa e quindi soddisfare le esigenze di servizi e applicazioni contemplati da Copernicus per le linee di attività Atmosfera, Ambiente marino, Territorio, Cambiamenti climatici, Sicurezza ed Emergenze. Nello specifico, Sentinel-2 – in orbita polare – è una missione ottica multi-spettrale che monitora il territorio (suolo, acqua, vegetazione) in alta risoluzione.

In alto: la frana di Ischia vista da Sentinel-2 (Crediti: contiene dati modificati Copernicus/Sentinel-2, processati da Esa/Copernicus Ems – © 2022 European Union)

 

 

 

Giuseppina Pulcrano: Giornalista pubblicista e attuale responsabile dell'unità Multimedia per Agenzia Spaziale Italiana, ho lavorato per il settore diffusione della cultura aereospaziale fin dagli anni '90. Distaccata presso MediaInaf per due anni. Laurea e master di secondo livello biennale presso la Sissa di Trieste : Master in Comunicazione della Scienza "Franco Prattico".