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Al via Tiangong, la stazione spaziale cinese

Tre taikonauti della missione Shenzhou-15 sono appena arrivati a bordo di Tiangong, la stazione spaziale cinese, per il primo passaggio di consegne dopo il completamento del Palazzo Celeste. L’evento segna una tappa fondamentale nella storia dell’esplorazione spaziale della Cina: l’inizio delle operazioni scientifiche del proprio laboratorio orbitante.

I taikonauti di Shenzhou-14 da sei mesi a bordo del modulo centrale Tianhe e pronti al rientro nei prossimi giorni, hanno assemblato la stazione con i due laboratori Wentian e Mengtian arrivati rispettivamente a luglio e a novembre. Coloro che subentrano daranno il via a 24 esperimenti scientifici. 

Era dal 1992 che la Cina pianificava lo sviluppo di una stazione spaziale. Dopo il veto della Nasa che ha impedito la partecipazione alla ISS, la Cina ha messo in atto il proprio programma Tiangong. Iniziato nel 2017, e ritardato per ottimizzare i razzi di Lunga Marcia, la Cina ha costruito la sua stazione in 18 mesi con 10 lanci di carico utile. L’idea è di mantenerla attiva per almeno 10 anni, sopravvivendo così alla Stazione Spaziale Internazionale. In caso altri Paesi aderissero al progetto, Tiangong è predisposta per l’attracco di altri tre moduli. Al momento la stazione è in attesa di un telescopio sullo stile di Hubble e sviluppa competenze per costruire una base lunare insieme alla Russia, l’International Lunar Research Station (Ilrs).

 

Immagine in apertura: I taikonauti Zhang Lu, Deng Qingming and Fei Junlong della missione Shenzhou-15 – Crediti: Visual China Group 

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.