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Cygnus sulla Iss con un solo pannello solare

È stato un viaggio che ha tenuto con il fiato sospeso, quello della navicella privata senza equipaggio Cygnus verso la Stazione Spaziale Internazionale. Il veicolo, partito il 7 novembre a bordo di un razzo Antares dalla Wallops Flight Facility della Nasa in Virginia, è infatti riuscito a dispiegare soltanto uno dei suoi due pannelli solari dopo il decollo.

Nonostante questo, il 9 novembre Cygnus è riuscito ad agganciarsi correttamente alla Iss, portando in salvo un bagaglio non da poco: 4,1 tonnellate di carico, tra rifornimenti per gli astronauti ed esperimenti scientifici. Tra questi, anche un esperimento di mutagenesi spaziale su alcuni semi di cereali, per valutarne l’adattabilità in condizioni a zero G.

Il Cygnus è stato agganciato con successo dal braccio robotico canadese della stazione, operazione supervisionata dall’astronauta della Nasa Nicole Mann. La capsula, ribattezzata Sally Ride in onore dell’omonima astronauta, prima donna americana a volare nello spazio, è dunque sana e salva sulla casa spaziale, anche se con un pannello solare funzionante in meno.

La missione è stata la diciottesima di una navetta Cygnus, che questa volta resterà agganciata alla Iss fino a gennaio 2023.

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica freelance appassionata di clima, ambiente, osservazione della Terra e astronomia. Ha una laurea in filosofia e un master in comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste. Collabora con la società di comunicazione della scienza formicablu ed è co-fondatrice di Facta.eu, centro no profit che applica il metodo scientifico al giornalismo. Dal 2015 collabora con Global Science, convinta che lo spazio sia un punto di vista privilegiato per comprendere meglio il nostro pianeta.