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Gaia BH1, il buco nero più vicino alla Terra

Astronomers using the International Gemini Observatory, operated by NSF’s NOIRLab, have discovered the closest-known black hole to Earth. This is the first unambiguous detection of a dormant stellar-mass black hole in the Milky Way. Its close proximity to Earth, a mere 1600 light-years away, offers an intriguing target of study to advance our understanding of the evolution of binary systems.

Nuovo primato nel nostro vicinato cosmico: un team di scienziati guidati dal Max Planck Institute ha scoperto il buco nero più vicino al nostro pianeta. L’oggetto, ribattezzato Gaia BH1, è distante appena 1600 anni luce, ha una massa stellare e orbita intorno a una stella simile al nostro Sole.

Ma la caratteristica più interessante nell’identikit di Gaia BH1 è che si tratta di un buco nero dormiente. In generale, i buchi neri di massa stellare, ovvero che pesano da 5 a 100 volte la massa del Sole, sono piuttosto comuni: si stima che ne esistano 100 milioni solo nella Via Lattea. Tuttavia, appena una manciata di questi oggetti è stata ad oggi confermata, e quasi tutti sono buchi neri “attivi”, che brillano intensamente nei raggi X perché consumano materiale da una compagna stellare vicina. I buchi dormienti invece no: hanno un’interazione molto bassa con la materia circostante, il che li rende divoratori cosmici meno temibili, o quanto meno assopiti. Per questo, i buchi neri dormienti sono molto più difficili da osservare – aspetto che rende speciale Gaia BH1.

La sua individuazione è stata possibile grazie al telescopio Gemini North alle Hawaii, che ha rilevato il moto della stella compagna del buco nero. Da lì è stato possibile risalire alla presenza di Gaia BH1, che è diventato così il buco nero più vicino a noi ad oggi conosciuto.

 

Immagine in apertura: Rappresentazione artistica del buco nero dormiente Gaia BH1 intorno alla sua stella compagna. Crediti: International Gemini Observatory/NOIRLab/NSF/AURA/J. da Silva/Spaceengine/M. Zamani

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica freelance appassionata di clima, ambiente, osservazione della Terra e astronomia. Ha una laurea in filosofia e un master in comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste. Collabora con la società di comunicazione della scienza formicablu ed è co-fondatrice di Facta.eu, centro no profit che applica il metodo scientifico al giornalismo. Dal 2015 collabora con Global Science, convinta che lo spazio sia un punto di vista privilegiato per comprendere meglio il nostro pianeta.