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La stazione spaziale cinese verso il completamento

La stazione spaziale Tiangong ha ora anche il suo modulo scientifico Mengtian.
Il terzo e ultimo tra i componenti principali della stazione orbitante cinese si è, infatti, agganciato con successo al modulo centrale Thiane quando in Italia erano le 21.27 del 1° novembre.

Mengtian era stato lanciato 13 ore prima a bordo di un razzo Long March 5B decollato dal centro di lancio di Wenchang, sull’isola tropicale cinese di Hainan.
Il suo aggancio segna un passo fondamentale per il completamento entro la fine dell’anno di Tiangong, che in cinese significa ‘palazzo celeste’, e di conseguenza una spinta alle ambizioni spaziali della Cina.

Il primo compartimento Thiane era stato lanciato nell’aprile del 2021 e ha costituito l’unico componente dell’avamposto orbitante cinese fino allo scorso luglio, quando si è aggiunto il secondo modulo Wengtian.

Il nuovo laboratorio Mengtian, lungo 18 metri e dal peso di 23 tonnellate, sarà presto trasposto sull’anello di attracco di sinistra di Thiane, per completare così la peculiare disposizione a T di Tiangong. L’avamposto ha ora raggiunto una massa pari a un quinto della Stazione Spaziale Internazionale.
La Cina è esclusa dalla Iss dal 2011, quando Washington ha vietato alla Nasa di impegnarsi con Pechino. Tuttavia, il prossimo completamento di Tiangong permetterà alla Cina di giocare nello spazio alla pari con gli Stati Uniti, la Russia e l’Europa.

Modulo prettamente di laboratorio, Mengtian ha portato su Tiangong attrezzature scientifiche che saranno utilizzate per studiare la microgravità ed effettuare esperimenti di fisica dei fluidi, scienza dei materiali, scienza della combustione e fisica fondamentale.
Tra i diversi strumenti anche il primo orologio atomico freddo al mondo alloggiato nello spazio, tecnologia che promette di diventare il sistema a tempo più preciso mai realizzato.

Mengtian dispone anche di una camera di compensazione del carico utile che consentirà al piccolo braccio robotico lungo 5,2 metri, lanciato con il modulo Wentian, di afferrare gli esperimenti scientifici e di installarli su adattatori all’esterno del modulo. Il meccanismo di rilascio può portare in orbita piccoli veicoli spaziali o cubesat fino a 100 chilogrammi.

Con un volume totale di quasi 110 metri cubi, di cui circa 32 disponibili per l’uso da parte degli astronauti, Wengtian è, inoltre, dotato di alloggi supplementari che fanno salire a sei i membri dell’equipaggio complessivamente ospitabile a bordo di Tiangong. Sarà così possibile per la Cina effettuare passaggi di consegne tra diverse missioni: la prima staffetta cinese in orbita è prevista per il prossimo dicembre con il ritorno a Terra dei tre membri della missione Shenzhou-14 e l’arrivo a bordo di altri tre astronauti. Momento che segnerà l’inizio della fase operativa della stazione spaziale, che durerà per circa un decennio e permetterà la realizzazione di esperimenti a gravità quasi a zero.

La Cina sta, inoltre, lavorando anche allo sviluppo di Xuntian, un telescopio spaziale dotato di uno specchio primario di 2 metri di diametro e con un campo visivo 350 volte più esteso di quello del telescopio spaziale Hubble. Il lancio di Xuntian è in programma nel 2024.

 

Immagine in evidenza: illustrazione della stazione spaziale Tiangong che mostra il modulo Mengtian (a sinistra) dopo l’attracco al modulo Tianhe (a destra). Credito: Cmsa

Giuseppe Nucera: Comunicatore scientifico e Multimedia producer. Laureato in Sociologia, ho conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e dell'Innovazione Sostenibile dell'Università Milano-Bicocca. Dal 2012 collaboro con diverse agenzie editoriali e pubbliche per comunicare online ricerche e progetti scientifici.