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Artemis, inizia il rollout verso la rampa di lancio

Il debutto dello Space Launch System è sempre più vicino. Il 17 agosto è iniziato il rollout del mega razzo della Nasa e della sua navicella Orion verso il pad 39B del Kennedy Space Center. Da qui partirà il primo volo senza equipaggio della missione Artemis 1 verso la Luna, il cui lancio al momento è previsto per il 29 agosto.

Per chi negli ultimi mesi ha seguito le vicissitudini dello Space Launch System, vedere l’inizio del viaggio del razzo verso la rampa di lancio sarà stato un déjà vu. È infatti la terza volta che viene eseguito il rollout, dopo i problemi tecnici durante la prova bagnata (test decisivo in vista del lancio) che hanno costretto la Nasa a ritirare il razzo per manutenzione.

Ma questa volta sembra quella giusta. Dopo il semaforo verde di fine giugno e le ultime verifiche, l’agenzia statunitense ha dato il via al rollout di Sls addirittura in anticipo (l’operazione era inizialmente prevista per il 19 agosto).

Iniziata quando in Italia erano circa le 5 del mattino del 17 agosto, la delicata manovra di spostamento del razzo durerà complessivamente circa dieci ore. Un tempo dettato dalla necessità di prendere ogni precauzione per non danneggiare il prezioso veicolo, che sta procedendo a una velocità di meno di un chilometro all’ora. La strada che separa il Vehicle Assembly Building, dove si trovava Sls per manutenzione, e il Launch Complex 39B, sua destinazione finale prima del lancio, è circa 7 chilometri. Il mezzo che permetterà questo breve ma cruciale viaggio in sicurezza si chiama crawler-transporter. Si tratta dello stesso veicolo che ha trasportato il razzo Saturn V per i primi sbarchi sulla Luna, ora rinnovato e potenziato per Artemis.

E mentre lo Space Launch System raggiunge la piattaforma di lancio, aumentano le aspettative per la prima tappa del nuovo programma di esplorazione lunare, che questa volta avrà l’obiettivo a lungo termine di costruire colonie permanenti sul nostro satellite. Rispetto allo storico programma Apollo, Artemis non è più l’impresa di una singola nazione, ma ha una forte componente internazionale.

Importante anche il ruolo dell’Italia, che con Leonardo e Thales Alenia Space ha realizzato alcuni componenti del modulo di servizio Esm (European Service Module) di Orion, prodotti per conto dall’Esa. Si tratta di elementi fondamentali per il futuro sviluppo del modulo abitativo che ospiterà i futuri equipaggi.

Su Artemis 1 volerà anche il cubesat dell’Agenzia Spaziale Italiana Argomoon, realizzato dalla torinese Argotec, unico satellite europeo che andrà in orbita lunare. Proprio di Argomoon e degli altri payload di Artemis 1 la Nasa ha parlato ieri 16 agosto durante una conferenza stampa, a cui ha partecipato anche Raffaele Mugnuolo dell’Asi, program manager di Argomoon.

Non resta dunque che attendere il posizionamento definitivo dello Space Launch System sul pad 39B, in vista della prima tappa di questa nuova avventura lunare.

Diretta del rollout dello Space Launch System verso la piattaforma di lancio Launch Complex 39B. Crediti: NasaSpaceflight 

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica