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    Categories: cosmo

Un scoperta curiosa per Curiosity

Una roccia appuntita, con una conformazione particolare, è appena stata individuata su Marte.

L’immagine, che risale al 15 maggio, è stata scattata da Curiosity mentre svolgeva la sua missione nei pressi dell’Aeolis Mons, un rilievo con un’altitudine di 5 chilometri e mezzo.

«Le punte sono molto probabilmente intarsi cementati di antiche fratture in una roccia sedimentaria», ha scritto l’Istituto Seti su Twitter. una parete formata di strati di sabbia e acqua che si corrode facilmente.

L’istituto, il cui scopo è proprio quello di capire e spiegare le origini della vita e dell’Universo, non si è spinto oltre con le interpretazioni. Gli scienziati tuttavia, ipotizzano che questa roccia così caratteristica sia stata modellata dal tipo di gravità del pianeta rosso: un terzo di ciò che sperimentiamo sulla Terra e quindi molto leggera.

La prossima tappa del rover della Nasa dovrebbe comunque dare più informazioni: «C’è una mescolanza di rocce su una collina poco distante, la ‘Sierra Maigualida’, che ci dirà di più sulla sua consistenza», ha detto Susanne Schwenzer, geologa planetaria presso la Open University in Inghilterra.

La telecamera Mastcam di Curiosity dovrà esaminare anche altre “strutture interessanti” su dei punti soprannominati ‘La Paragua’, ‘San Pedro’ e ‘Tapir’, che sembrano formati da sedimenti modellati attraverso i cambiamenti chimici e fisici.

Il rover, lanciato nel 2011 per cercare condizioni abitabili su Marte, il 6 maggio compirà dieci anni sul pianeta rosso.

 

Immagine in apertura: la roccia appuntita fotografata da Curiosity il 17 maggio nei pressi dell’Aeolis Mons – Crediti:Nasa/Jpl-Caltech/Malin Space Science Systems

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.