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Traguardo cosmico: oltre 5000 esopianeti scoperti

Sono oltre 5000 gli esopianeti scoperti fino ad ora dal 1992, anno in cui è iniziata ufficialmente la caccia ai mondi extrasolari da parte della comunità scientifica. Questo numeroso gruppo di esomondi include pianeti rocciosi come la Terra, giganti gassosi, super-Terre, ovvero mondi rocciosi più grandi del nostro e mini-Nettuno, versioni più piccole del Nettuno presente nel Sistema Solare.

Il metodo rivoluzionario ideato dagli scienziati per scovare gli esopianeti è quello del transito. L’astronomo William Borucki  è stato il primo ad aver avuto l’idea di collegare rivelatori di luce estremamente sensibili a un telescopio spaziale. Si tratta della tecnologia a bordo del telescopio spaziale Kepler, il più celebre tra i cacciatori di mondi extrasolari.

Ora la ricerca è affidata a Tess, lanciato nel 2018, e al James Webb Space Telescope, in orbita dal 25 dicembre scorso. Entrambi catturano la luce dalle atmosfere degli esopianeti per scoprire quali gas sono presenti. In questo modo riescono a stilare una lista di pianeti potenzialmente in grado di ospitare forme di vita. Jame Webb e Tess non rimarranno a lungo soli in questa affascinante ricerca. Nei prossimi anni il Nancy Grace Roman Space Telescope della Nasa e Ariel dell’Esa osserveranno le atmosfere di questi mondi lontani. Ariel in particolare avrà a bordo lo strumento Case, che esaminerà le nuvole determinando quanto siano comuni e in che modo influenzano le composizioni e le altre proprietà delle atmosfere planetarie.

Fulvia Croci: Giornalista pubblicista, dopo la laurea in Relazioni Internazionali si avvicina al mondo della comunicazione scientifica. Nel corso degli anni ha trattato una vasta gamma di temi legati all'esplorazione spaziale, alla ricerca e alle attività dell’Agenzia Spaziale Italiana.