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2022 EB5, l’asteroide scoperto a due ore dall’ingresso in atmosfera

Un piccolo asteroide è caduto sul nostro pianeta appena due ore dopo essere stato scoperto. L’oggetto, chiamato 2022 EB5, misurava circa un metro di diametro, e si è quasi completamente disintegrato al suo ingresso in atmosfera. Il materiale rimasto si è inabissato senza danni nel Mare di Norvegia, circa 100 chilometri da Jan Mayen, una piccola isola al limite tra l’Oceano Atlantico e il Mar Glaciale Artico.

L’episodio è particolarmente interessante dal punto di vista del monitoraggio del nostro pianeta. Secondo quanto riporta l’Esa, è soltanto la quinta volta nella storia dei programmi di osservazione della Terra che un asteroide sia stato rilevato prima del suo ingresso in atmosfera.

La caduta sul nostro pianeta di un oggetto proveniente dallo spazio è uno degli scenari apocalittici per eccellenza. Ci ha fatto riflettere recentemente il film Don’t Look Up di Adam McKay, uscito su Netflix lo scorso dicembre.

Si tratta in realtà di uno scenario a cui ci si prepara fin dalla nascita delle agenzie spaziali, per provare a prevedere con largo anticipo eventuali rischi per la Terra ed eventualmente agire in tempo. La fattibilità di intervenire per deviare asteroidi in avvicinamento sarà per altro testata per la prima volta dalla missione Dart della Nasa, partita lo scorso novembre insieme a LiciaCube dell’Agenzia Spaziale Italiana, che sarà il testimone oculare dello scontro pilotato tra la sonda e l’asteroide Dimorphos a 11 milioni di chilometri da noi.

Tornando a 2022 EB5, le sue piccole dimensioni non lo rendevano una reale minaccia per il nostro pianeta. Il primo a scoprirlo, l’11 marzo, è stato l’astronomo ungherese Krisztián Sárneczky, grazie al telescopio Schmidt, vicino a Budapest.

La segnalazione è subito giunta al Minor Planet Center, ed è stata poi confermata da una serie di osservatori tra cui il centro Neocc di Frascati, cui ha contribuito anche l’Agenzia Spaziale Italiana.

I dati sono stati verificati anche dal sistema Scout del Jpl, che ha previsto l’impatto dell’asteroide con l’atmosfera terrestre, cosa effettivamente avvenuta quando in Italia erano le 23:22 dell’11 marzo.

Secondo l’Esa, asteroidi grandi quanto 2022 EB5 cadono sul nostro pianeta circa dieci volte all’anno, ma prevederne la caduta è molto difficile, proprio per le loro piccole dimensioni. Per questo un grande aiuto è atteso dagli osservatori di nuova generazione, come il telescopio Esa-Asi Flyeye, che verrà installato in Sicilia e sarà una nuova finestra sul cielo per individuare in anticipo possibili oggetti in avvicinamento.

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica