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Trovate sfere di vetro naturale sulla Luna

Il lander lunare cinese Yutu 2, il cui allunaggio è avvenuto il 3 gennaio 2019 (più precisamente all’interno del Cratere Von Karman, nel Bacino Polo Sud-Atiken, ubicato “nel lato oscuro della Luna”), avrebbe individuato due piccole sfere di vetro traslucido, aventi un diametro compreso tra i 1,5 cm e 2,5 cm.

In realtà già in passato, in occasione delle missioni Apollo 15 e Apollo 16, erano emersi globuli vetrosi di pari dimensioni, seppure più opachi rispetto a quelli scoperti da Yutu 2.

Zhiyong Xiao, ricercatore della Sun Yat-sen University e della Chinese Academy of Sciences, sostiene che l’origine di questi frammenti di vetro sia legata all’intensa attività vulcanica che ha caratterizzato epoche più remote della Luna, oppure all’impatto di altri copri celesti (meteoriti) sulla superfice lunare: stando alla prima ipotesi, queste piccole sfere vetrose si sarebbero formate dall’anortosite, una roccia magmatica composta per il 90% da feldspato (un minerale silicato che muta in vetro naturale quando è sottoposto a temperature estremamente elvate); oppure, come suggerisce la seconda ipotesi, a seguito di impatti meteoritici. Quest’ultima ipotesi potrebbe fornirci preziose informazioni per comprendere la storia del nostro satellite e, di fatto, avvalorare la tesi di quella tempesta meteoritica che si ritiene si sia abbattuta sulla Luna circa 800 milioni di anni fa.

Riferendoci al fenomeno della space mining, l’anortosite lunare si candida ad essere una materia prima che le future basi lunari potrebbero estrarre ed esportare sulla Terra; poiché detto materiale, grazie alla sua capacità di assorbire la luce, potrebbe risultare incredibilmente utile anche per la realizzazione di utensili comuni, come un paio di occhiali.

Foto: (riga in alto) le due sfere identificate da Yutu 2; (riga bassa) altre due sfere non ancora confermate.
Crediti immagine:  China National Space Administration/Science China Press)

Giulio Chimienti: