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Starlink, un nuovo studio sull’inquinamento luminoso

Dal 2019 SpaceX ha lanciato un numero crescente di satelliti per la connessione internet satellitare. La costellazione Starlink comprende ora quasi 1800 membri e alcuni astronomi ritengono che questi oggetti, che appaiono come strisce nelle immagini dei telescopi, possano ostacolare le osservazioni scientifiche. Per quantificare questi effetti, un team di ricercatori ha studiato le immagini d’archivio catturate dalla Zwicky Transient Facility (Ztf) del Palomar Observatory. I risultati dello studio mostrano 5301 striature satellitari nelle foto scattate tra novembre 2019 e settembre 2021.

Le righe sono più evidenti nelle cosiddette osservazioni crepuscolari, quelle scattate all’alba o al tramonto, che sono importanti per trovare asteroidi vicini alla Terra. In futuro, gli scienziati prevedono che quasi tutte le immagini Ztf scattate durante il crepuscolo conterranno almeno una striatura, soprattutto dopo che la costellazione Starlink avrà raggiunto i 10000 satelliti, un obiettivo che SpaceX spera di raggiungere entro il 2027.

Eppure, nonostante l’aumento diquesto difetto nelle immagini, una singola striscia non danneggia eccessivamente le osservazioni scientifiche e colpisce meno di un decimo di punto percentuale di pixel in una foto. Secondo gli astronomi, lo sviluppo di nuovi software per prevedere la posizione dei satelliti Starlink potrebbe evitare la programmazione di osservazioni quando i satelliti si trovano nel campo visivo dei telescopi. Tuttavia, lo studio è specifico per le osservazioni di Ztf. Nel caso di osservatori come il Vera Rubin, in fase di costruzione in Cile, la situazione poterebbe essere ben diversa e secondo gli astronomi l’imager sensibile del telescopio potrebbe essere influenzato negativamente dalla presenza dei satelliti. 

Fulvia Croci: Giornalista