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Fermoimmagine dell’eruzione del buco nero nella galassia Centaurus A

L’immagine di un buco nero supermassiccio, lungo quanto sedici lune piene contigue, è stata elaborata nell’emissione radio della galassia Centaurus A, a circa 12 milioni di anni luce, grazie al telescopio Murchison Widefield Array (Mwa) situato nell’entroterra dell’Australia occidentale.

Pubblicato oggi sulla rivista Nature Astronomy, lo studio a firma di Benjamin McKinley, radio astronomo dell’International Center for Radio Astronomy Research -ICRAR- per conto della Curtin University, rivela nuovi dettagli spettacolari dell’emissione radio dalla galassia.

«Queste onde radio provengono da materiale che viene risucchiato dal buco nero supermassiccio nel mezzo della galassia. Materiale che forma un disco attorno al buco nero, e mentre la materia viene fatta a pezzi avvicinandosi al buco nero, potenti getti si formano su entrambi i lati del disco, espellendo la maggior parte del materiale nello spazio, a distanze probabilmente superiori a un milione di anni luce», conferma McKinley.

Centaurus A è la radiogalassia più vicina alla Via Lattea e proprio grazie alla contiguità con la nostra galassia, è stato possibile catturare  i dettagli che hanno permesso agli astronomi di combinare le osservazioni radio con i dati ottici e dei raggi X.
Lo studio consente una migliore comprensione della fisica di questi buchi neri supermassicci.

Massimo Gaspari, dell’Istituto nazionale di astrofisica – Inaf– , ha affermato che la ricerca ha rafforzato le ipotesi di studio di una nuova teoria, la Chaotic Cold Accretion (Cca), che sta emergendo in diversi campi.

«Nel modello elaborato le nuvole di gas freddo si condensano nell’alone galattico e piovono sulle regioni centrali, alimentando il buco nero supermassiccio. Stimolato da questa pioggia, il buco nero reagisce vigorosamente rilanciando energia tramite getti radio che gonfiano gli spettacolari lobi che vediamo nell’immagine Mwa. Questo studio è uno dei primi a sondare in modo così dettagliato il ‘tempo’ multifase del Cca sull’intera gamma di scale», specifica Gaspari.

Steven Tingay, direttore del Murchison Widefield Array (Mwa), osservatorio gestito dalla Curtin University per conto di un consorzio internazionale, sottolinea che la ricerca è stata possibile grazie al campo visivo estremamente ampio del telescopio, alla superba posizione radio-silenziosa e all’eccellente sensibilità.

L’Mwa è un precursore dello Square Kilometer Array (Ska), un’iniziativa globale per costruire i più grandi radiotelescopi del mondo nell’Australia occidentale e in Sudafrica.

In apertura l’immagine di Centaurus A, una gigantesca galassia ellittica attiva distante 12 milioni di anni luce. Al suo centro si trova un buco nero con una massa di 55 milioni di soli. Questa immagine mostra la galassia a lunghezze d’onda radio, rivelando vasti lobi di plasma che si estendono ben oltre la galassia visibile, che occupa solo una piccola macchia al centro dell’immagine. I punti sullo sfondo non sono stelle, ma radiogalassie molto simili a Centaurus A, a distanze molto maggiori. Credito: Ben McKinley, ICRAR/Curtin e Connor Matherne, Louisiana State University.

Giuseppina Pulcrano: Giornalista pubblicista e attuale responsabile dell'unità Multimedia per Agenzia Spaziale Italiana, ho lavorato per il settore diffusione della cultura aereospaziale fin dagli anni '90. Distaccata presso MediaInaf per due anni. Laurea e master di secondo livello biennale presso la Sissa di Trieste : Master in Comunicazione della Scienza "Franco Prattico".