Il test rapido di Tess sui sistemi circumbinari

La fantascienza lo aveva già individuato. In Star Wars si chiama Tatooine, il pianeta circumbinario da cui proviene la famiglia Luke Skywalker.

Questo genere di astri orbita intorno a una coppia di stelle, come se la Terra girasse attorno a due Soli. Sono molto difficili da scoprire a causa delle orbite che risultano irregolari e dei lunghi tempi di osservazione. I telescopi spaziali Kepler e Tess individuano i pianeti con il metodo del transito, misurando cioè, il lieve oscuramento della stella al passaggio del pianeta, tre rilevamenti ne definiscono l’orbita. Kepler, che può osservare una regione del cielo per tre anni e mezzo, ha già individuato dei sistemi binari. La novità invece, è la possibilità di individuarli con Tess che ha una finestra di osservazione di soli 27 giorni.

Un gruppo di astronomi, guidati da Veselin Kostov del Goddard Space Flight Center della Nasa, ha sviluppato una nuova tecnica: l’osservazione dei transiti multipli in una congiunzione. In un articolo pubblicato su The Astronomical Journal il team ha spiegato come, per la prima volta, con questa tecnica abbiano individuato un pianeta circumbinario nei dati di Tess. Si chiama TIC 172900988. Il telescopio, ha rilevato che la sua curva di luce mostrava segni di due transiti, uno su ciascuna stella, a distanza di soli cinque giorni, durante la stessa congiunzione.

«Abbiamo calcolato che l’orbita di questo pianeta è di quasi quasi 200 giorni – ha spiegato Nader Haghighipour fondatore del Tess Circumbinary Planet Working Group e coautore dello studio – con il metodo di transito tradizionale, avremmo dovuto aspettare più di un anno per rilevare altri due transiti. Questa scoperta dimostra che la nostra nuova tecnica funziona e sarà in grado di trovare molti più pianeti».

 

Immagine in apertura: eclissi stellare simultanea ed eventi di transito planetario (illustrazione)  Crediti: Nasa / Lynette Cook

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Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.
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