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Galileo integra la costellazione di prima generazione

Crediti: ESA-P. Carril

Con la consegna degli ultimi due satelliti del sistema europeo di navigazione Galileo, si completa il primo lotto della costellazione di prima generazione. Il lancio è in programma per il prossimo mese.

Dalla base dell’ESTEC Test Center dell’ESA a Noordwijk, nei Paesi Bassi, martedì scorso i due satelliti sono stati trasportati all’aeroporto di Liegi in Belgio. Da qui sono volati a Cayenne, nella Guyana francese, facendo scalo all’aeroporto di Oporto in Portogallo, arrivando alla loro destinazione finale mercoledì sera. Qui sono stati consegnati in sicurezza presso lo spazioporto europeo di Korou in Guyana francese.

I  due satelliti sono i primi dell’ultimo lotto di satelliti Galileo di prima generazione, noto come ‘Batch 3‘, composto in tutto da 12 satelliti. Sono costruiti da OHB SE a Brema, in Germania, con i loro payload di navigazione, ricerca e salvataggio forniti da Surrey Satellite Technology Ltd a Guildford nel Regno Unito.

Il lanciatore Soyuz il prossimo mese li inserirà nell’orbita terrestre prevista a circa  23 222 chilometri di altitudine dove si uniranno ai  26 satelliti Galileo già in orbita per i servizi di navigazione in tutto il mondo.

In calendario altri due lanci per il prossimo anno, per consentire a Galileo di raggiungere la piena capacità operativa nella fornitura di servizi, a cui seguiranno i satelliti del lotto 3, attualmente tutti in fase di test pre-volo.

Parallelamente al completamento del lotto 3 di Galileo di prima generazione,  la nuova generazione di  G2, assegnati a Thales Alenia Space -Italia– e Airbus Defence & Space -Germania-,  sono in fase di sviluppo e la loro implementazione dovrebbe iniziare entro il 2024.  Pensati per creare due famiglie indipendenti di satelliti per un totale di 12 satelliti Galileo di seconda generazione, i nuovi Galileo saranno dotati di segnali e capacità di navigazione migliorati.

Crediti: ESA-P. Carril

 

Galileo è la costellazione civile globale di navigazione satellitare europea, attualmente più precisa al mondo su scala metrica e con oltre 2 miliardi di utenti in tutto il mondo. Con una maggiore precisione, la nuova generazione dovrebbe essere in grado di offrire a tutti un posizionamento di precisione su scala decimale.

I G2 si uniranno gradualmente alla costellazione esistente, ma saranno molto più grandi dei satelliti esistenti. Funzioneranno con la propulsione elettrica per la prima volta e saranno dotati di un’antenna di navigazione potenziata. I loro payload, completamente digitali, sono stati progettati per essere facilmente riconfigurati in orbita, consentendo loro di rispondere attivamente alle esigenze in continua evoluzione degli utenti.

Il segnale sarà più veloce e si potrà accedere più rapidamente ai servizi dai propri dispositivi, con un minor consumo energetico. Ciò aprirà nuove prospettive per una potenziata capacità di posizionamento in vista di auto emergenti a guida autonoma, i droni autonomi e i servizi internet.

Il sistema Galileo è gestito dall’Agenzia europea per il programma spaziale europeo EUSPA , con sede a Praga.

In apertura crediti: ESA

Giuseppina Pulcrano: Giornalista pubblicista e attuale responsabile dell'unità Multimedia per Agenzia Spaziale Italiana, ho lavorato per il settore diffusione della cultura aereospaziale fin dagli anni '90. Distaccata presso MediaInaf per due anni. Laurea e master di secondo livello biennale presso la Sissa di Trieste : Master in Comunicazione della Scienza "Franco Prattico".