X

Alla ricerca del pianeta perduto

Una nuova teoria sta nascendo tra gli studiosi, i modelli di simulazione sono pronti, manca solo la conferma: un pianeta, grande quanto la Terra o Marte, potrebbe gravitare appena fuori l’orbita di Nettuno.

Secondo un gruppo di scienziati, che ha pubblicato la teoria su Annual Review of Astronomy and Astrophysics e ripresa da Phys.org, l’esistenza di questo pianeta sarebbe l’informazione mancante per comprendere la struttura del Sistema solare.

Le simulazioni sull’evoluzione del nostro sistema planetario considerano innaturale l’attuale configurazione: quattro corpi rocciosi nella fascia interna (Mercurio, Venere, Terra e Marte), una cintura di asteroidi, quattro giganti gassosi (Giove, Saturno, Urano e Nettuno) e poi pianeti nani e comete. Gli autori hanno elaborato un’ipotesi, basata sulla logica e confermata dai modelli: in origine, un altro pianeta dalle dimensioni ridotte rispetto ai suoi compagni gassosi, orbitava nel sistema solare esterno; in seguito, i giganti gassosi lo avrebbero gettato fuori dal Sistema solare, dove ora starebbe viaggiando da solo.

Se tale pianeta esistesse ai bordi esterni del sistema solare, i nuovi telescopi in costruzione potrebbero essere in grado di individuarlo e quindi di confermare la teoria che al momento è ancora nelle prime fasi di sviluppo.

 

Immagine in apertura: fotogramma del video “Spazio oltre l’orbita di Nettuno”. Crediti: Brett Gladman, Kathryn Volk 

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.