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Nuvole a vista su WASP -127b, l’esopianeta “contromano”

Maggiori   saranno gli strumenti a nostra disposizione e più saremo in grado di scoprire inediti dettagli su oggetti cosmici a distanze siderali da noi. E’ il caso  di WASP- 127b, gigante gassoso, a più di 525 anni luce di distanza,  osservato per la prima volta nel  2009; si tratta di un esopianeta che  orbita molto vicino al suo sole e presenta nuvole nella sua atmosfera. Lo studio è stato è presentato all ‘Europlanet Science Congress (EPSC) 2021 da  Romain Allart dell’iREx/Université de Montréal e dell’Université de Genève, che ha guidato lo studio e sondato le diverse regioni dell’atmosfera dell’esopianeta.

L’osservazione ha combinato dati a infrarossi del telescopio spaziale Hubble -HST- dell’ESA/NASA e le misurazioni della luce visibile dello spettrografo ESPRESSO presso il Very Large Telescope, dell’Osservatorio europeo meridionale in Cile e ha permesso rivelare la struttura superiore dell’atmosfera del pianeta.

E’ stata riscontrata la  presenza di sodio e forti segnali di vapore acqueo nell’infrarosso, non rilevate alle lunghezza d’onda visibili. Questo ha fatto presupporre che il vapore potesse essere schermato da nuvole opache rilevate alle lunghezze d’onda visibili ma trasparenti nell’infrarosso. I dati combinati dei due strumenti hanno permesso ai ricercatori di restringere l’altitudine delle nuvole.

« Non conosciamo ancora la composizione delle nuvole, tranne per il fatto che non sono composte da goccioline d’acqua come sulla Terra, ha detto Allart. Siamo anche perplessi sul motivo per cui il sodio si trovi in un luogo inaspettato su questo pianeta.»

Con un’orbita completa attorno alla sua stella che si verifica in circa quattro giorni, WASP-127b riceve un’irradiazione 600 volte maggiore rispetto alla Terra e sperimenta temperature fino a 1100 gradi Celsius. Questo particolare fa sì che il pianeta abbia a un raggio fino 1,3 volte più grande di Giove, con solo un quinto della massa, rendendolo uno degli esopianeti meno densi o “soffici” mai scoperti.

Le osservazioni del team con ESPRESSO, che monta lo strumento Echelle – spettrografo per esopianeti rocciosi e osservazioni spettroscopiche stabili – suggeriscono anche che, a differenza dei pianeti del nostro Sistema Solare, WASP-127b orbita non solo nella direzione opposta rispetto alla sua stella, ma anche su un piano diverso da quello equatoriale. «Un tale allineamento è inaspettato per un Saturno caldo in un vecchio sistema stellare e potrebbe essere causato da un compagno sconosciuto.», sottolinea Allart.

In apertura: una rappresentazione artistica di alcuni degli elementi che rendono unico WASP-127b, rispetto ai pianeti del nostro Sistema Solare. Crediti: David Ehrenreich/Université de Genève, Romain Allart/Université de Montréal.

Giuseppina Pulcrano: Giornalista pubblicista e attuale responsabile dell'unità Multimedia per Agenzia Spaziale Italiana, ho lavorato per il settore diffusione della cultura aereospaziale fin dagli anni '90. Distaccata presso MediaInaf per due anni. Laurea e master di secondo livello biennale presso la Sissa di Trieste : Master in Comunicazione della Scienza "Franco Prattico".