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Così ExoMars toccherà Marte

L’Europa è sempre più vicina a Marte. A quasi un anno esatto dalla partenza di ExoMars, l’Agenzia spaziale europea mostra di essere pronta anche per il passaggio forse più delicato dell’intera missione: la discesa sul suolo marziano.

In un video diffuso oggi l’Esa mostra infatti l’intera sequenza dei test che a fine giugno hanno messo alla prova con successo i due paracadute della navicella.

Per simulare le forze che agiranno durante la discesa verso il pianeta rosso, il team di ExoMars ha portato i paracadute a un’altezza di 29 chilometri con l’aiuto di un pallone stratosferico gonfiato a elio. Entrambi i paracadute si sono aperti come previsto, il che ha segnato una tappa fondamentale verso l’obiettivo di un touchdown sicuro sulla superficie marziana.

I test hanno messo alla prova separatamente i paracadute – uno dei quali è stato fornito come backup dalla statunitense Airborne Systems, veterana dell’atterraggio marziano in quanto produttrice del sistema di paracadute di Perseverance.

Ma nella realtà l’apertura avverrà in sequenza: il paracadute principale del primo stadio, largo 15 metri, si aprirà quando il modulo di discesa starà ancora viaggiando a velocità supersoniche, mentre il paracadute principale del secondo stadio, largo 35 metri, verrà dispiegato a velocità subsoniche, ovvero meno della velocità del suono.

Queste complicate sequenze, insieme allo scudo termico di ExoMars e ai suoi retrorazzi, nel giugno del 2023 permetteranno il primo touchdown europeo su un altro pianeta.

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica