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Una nuova vita per Hubble

Dopo aver tenuto tutti con il fiato sospeso per oltre un mese per via di un guasto al computer, Hubble torna a fare scienza. Il telescopio, in attività dal 1990, ha effettuato lo switch alle unità di backup: con il passaggio al computer di riserva la strumentazione a bordo potrà tornare pienamente operativa. Il malfunzionamento risale allo scorso 13 giugno quando il computer  ha individuato un errore nelle comunicazioni con  gli strumenti e li ha messi in safe mode.

Poco prima che lo switch fosse avviato la Nasa ha annunciato di aver identificato la Power Control Unit (Pcu) – l’unità di controllo dell’alimentazione – come la fonte del problema. La Pcu dovrebbe fornire un’alimentazione costante al computer del carico utile, e secondo quanto rilevato dal team di Hubble, questo non è avvenuto causando il blocco del sistema. Nel corso di questo mese i tecnici hanno eseguito varie procedure, tra cui la verifica della corretta temperatura di funzionamento.

Il 18 luglio,  dopo la calibrazione della strumentazione, il telescopio è tornato alla piena operatività. Durante i suoi 31 anni di vita Hubble ha subito 5 interventi di manutenzione, l’ultimo risalente al 2009, effettuati dagli astronauti a bordo dello Space Shuttle. Con il pensionamento dello Shuttle l’unico intervento possibile è da remoto, operando uno switch alle unità di backup. Hubble verrà presto affiancato da James Webb, da tutti considerato il suo erede. Il telescopio sarà il più potente mai lanciato nello spazio e promette di rivoluzionare il modo di osservare il cielo. 

Fulvia Croci: Giornalista pubblicista, dopo la laurea in Relazioni Internazionali si avvicina al mondo della comunicazione scientifica. Nel corso degli anni ha trattato una vasta gamma di temi legati all'esplorazione spaziale, alla ricerca e alle attività dell’Agenzia Spaziale Italiana.