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L’Italia dello Spazio alla Farnesina

SPACE ECONOMY/Una conferenza organizzata dal Mae ha riuniti i principali attori istituzionali e industriali del settore spaziale per discutere delle novità portate dal DDL Spazio

Fulvia Croci 17 settembre 2018

Lo spazio è protagonista alla Farnesina con una conferenza ‘L’Italia dello Spazio’, dedicata alla presentazione delle novità introdotte dalla legge n. 7/2018 entrata in vigore lo scorso 25 febbraio. Tra i punti centrali della riforma, il maggiore coordinamento tra tutti gli attori istituzionali a beneficio della ricerca, della scienza e dell’industria del comparto e la costituzione di un comitato interministeriale, sotto la direzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, presieduto da Giancarlo Giorgetti. A margine della conferenza e precisamente nella Sala Mosaici del Mae, è stata allestita un’esposizione di modelli, espressione della tecnologia spaziale italiana realizzata in collaborazione con l’ASI.

All’evento, moderato dal direttore generale per la promozione del sistema paese, Vincenzo De Luca, erano presenti i rappresentati delle istituzioni coinvolte quali il Ministero  degli Esteri , DifesaIstruzione Università e Ricerca, l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Unione Europea che hanno aperto la sessione iniziale. Le principali industrie del settore  e i rappresentanti delle associazioni sono intervenuti nella seconda parte dell’incontro, dedicata alle testimonianze degli attori del sistema poco prima degli interventi finali curati da Manlio di Stefano, sottosegretario di Stato del MAE, di Alessandro Profumo, AD di Leonardo e di Giancarlo Giorgetti, sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle politiche spaziali. “Il nostro Paese si colloca in prima linea nel raggiungimento dell’Agenda 2030 tramite l’utilizzo delle tecnologie applicate allo spazio” ha affermato la Vice Ministra Degli Esteri Emanuela Del Re in apertura della Conferenza aggiungendo che “le infrastrutture satellitari, i dati, le informazioni e i servizi integrati giocheranno un ruolo cruciale solo se diverranno parte integrante di questo impegno collettivo, che ci attendiamo sia globale e attivo in ogni Paese al fine di raggiungere i Sustainable Development Goals”.

“Un’iniziativa importantissima – ha commentato il viceministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Lorenzo Fioramonti – nella conquista dello spazio abbiamo avuto in passato grandi successi e abbiamo davanti a noi un futuro ancora più lucente”. “L’incontro di oggi al Ministero degli Esteri è un segnale molto importante del coinvolgimento di tutti i protagonisti dell’Italia dello spazio – ha dichiarato il presidente dell’Asi Roberto Battiston –  il simbolo che il meccanismo di coinvolgimento del Governo nella sua complessità e totalità avviato con la nuova legge sta dando i suoi frutti. Ora dobbiamo lavorare per trasformare quest’occasione in azioni concrete per l’industria italiana”.Nel corso della conferenza sono stati presentati alcuni dati economici del comparto, che conta in Italia 250 aziende attive, di cui 150 hanno lo spazio come proprio core business”.

Il positivo andamento del settore, è evidenziato dai dati sul fatturato, che nel 2017 si è attestato a 1,9 miliardi di euro, mentre nel triennio 2014-2016 il livello degli occupati nel settore è aumentato del tre percento, con un totale di 6000 lavoratori. La  riorganizzazione del settore spazio  rappresenta quindi il riconoscimento di un campo considerato da tutti come un asset indispensabile per la crescita dell’economia.

Fulvia Croci: Giornalista