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Hubble e Spitzer testimoni dell’alba cosmica

L’alba cosmica, il periodo in cui si sono formate le prime stelle, si sarebbe verificata da 250 a 350 milioni di anni dall’origine dell’Universo. Lo afferma uno studio britannico che ha esaminato sei tra le galassie più lontane attualmente conosciute, la cui luce ha impiegato gran parte della vita del cosmo per raggiungerci. Hanno scoperto che la distanza di queste ultime dalla Terra corrispondeva a oltre 13 miliardi di anni fa, quando l’Universo aveva solo 550 milioni di anni. Analizzando le immagini dei telescopi spaziali Hubble e Spitzer, i ricercatori hanno calcolato che l’età di queste galassie va dai 200 ai 300 milioni di anni, consentendo una stima di quando si sono formate per la prima volta le stelle al loro interno.

Nel dettaglio, gli astronomi hanno analizzato la luce delle galassie registrata dai due telescopi esaminando un marcatore nella loro distribuzione energetica indicativo della presenza di idrogeno atomico nelle loro atmosfere stellari. Questo elemento fornisce una stima dell’età delle stelle che contengono. La firma dell’idrogeno aumenta con l’invecchiamento della popolazione stellare, ma diminuisce quando la galassia è più vecchia di un miliardo di anni. La dipendenza dall’età si verifica perché le stelle più massicce che contribuiscono a questo segnale bruciano il loro combustibile nucleare più rapidamente e quindi muoiono per prime.

Nell’ultimo decennio, gli astronomi hanno spostato indietro le frontiere di ciò che possiamo osservare a un’epoca in cui il cosmo era solo il 4 percento della sua età attuale. Tuttavia, a causa della limitata trasparenza dell’atmosfera terrestre e delle capacità dei telescopi spaziali Hubble e Spitzer, abbiamo raggiunto il nostro limite. Non resta che attendere novembre – per il lancio del James Webb – che sarà abbastanza sensibile da osservare direttamente la nascita delle galassie.

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Fulvia Croci: Giornalista