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Una bolla di venti stellare dove nascono le stelle

Anche le stelle per crescere hanno bisogno di una culla. L’ammasso stellare Westerlund 2 ne ha una decisamente particolare: una bolla in espansione composta da gas caldo che circonda l’agglomerato, creata dal vento stellare di stelle massicce. Ora è possibile ammirare questo fenomeno grazie alla prima immagine ad alta risoluzione, creata dall’Università del Maryland. 

La ricerca ha utilizzato i dati del telescopio SOFIA, missione congiunta di NASA e DLR, per analizzare una delle regioni di formazione stellare più luminose e massicce della Via Lattea: la nebulosa galattica RCW 49 dove Westerlund 2 si trova. 

 Quando le stelle massicce si formano, espellono dei venti stellari estremi in grado di modellare diverse bolle nelle nubi circostanti di gas freddo e denso. Lo studio smentisce la precedente ipotesi per cui l’agglomerato Westerlund 2 fosse circondato da più bolle, mostrando nitidamente la presenza di una sola grande palla. 

Fatte di un denso gas di carbonio ionizzato, le bolle formano al loro esterno una sorta di guscio dove si ritiene si crei un ambiente favorevole alla nascita di stelle. 

 Misurando la radiazione emessa dall’ammasso in tutto lo spettro elettromagnetico, a differenza delle precedenti ricerche, è stato così possibile produrre un’immagine nitida della bolla e del suo guscio. Attraverso l’analisi del movimento degli atomi di carbonio, i ricercatori hanno potuto misurare raggio, massa e velocità con cui la bolla si sta espandendo. 

Un fenomeno che vede una recente riaccelerazione per i venti di una nuova stella molto massiccia. L’espansione riprende, dunque, per alimentare il guscio e il processo di formazione di nuove stelle, le quali però, più la loro culla si allargherà più diventeranno sempre meno massicce.

Crediti immagine in evidenza: Artist Rendering by Marc Pound/UMD

Giuseppe Nucera: Comunicatore scientifico e Multimedia producer. Laureato in Sociologia, ho conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e dell'Innovazione Sostenibile dell'Università Milano-Bicocca. Dal 2012 collaboro con diverse agenzie editoriali e pubbliche per comunicare online ricerche e progetti scientifici.