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Detriti spaziali, una priorità per il G7

Il problema dei detriti spaziali è una delle priorità dei paesi membri del G7, che si impegnano a garantire un uso sostenibile dello spazio. L’annuncio, reso noto nel corso del vertice in Cornovaglia, viene considerato di grande impatto per i rappresentanti dell’industria spaziale e per gli esperti del settore. 

Nel dettaglio, i delegati di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea hanno concordato di concentrarsi sullo sviluppo di standard comuni per garantire la sostenibilità nel settore e per coordinarsi nella gestione del traffico spaziale. I 7 paesi, inoltre, hanno anche invitato le altre nazioni a seguire le Linee guida sulla sostenibilità a lungo termine delle Nazioni Unite, che delineano le best practices per lo spazio

«C’è un urgente bisogno di stabilizzare le operazioni spaziali globali – ha affermato Simonetta Di Pippo, direttrice dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari spaziali – è il momento di garantire un ambiente spaziale sicuro, protetto e sostenibile per domani. Accolgo con favore questo chiaro impegno da parte dei leader del G7 di mettere la sostenibilità dello spazio al centro dell’agenda politica».

I detriti spaziali sono motivo di preoccupazione a livello globale. Secondo le stime dell’Agenzia Spaziale Europea, ci sono circa 34.000 frammenti di detriti spaziali più grandi di 10 centimetri attualmente in orbita attorno alla Terra, circa 900.000 frammenti tra 1 e 10 cm e 128 milioni di oggetti che vanno da 1 millimetro a 1 cm. 

Ciascuno di questi oggetti sfreccia incontrollato attraverso lo spazio a 28.000 chilometri all’ora, mettendo a rischio i satelliti ancora operativi. Il problema è destinato a peggiorare con l’ascesa delle megacostellazioni come Starlink di SpaceX, che introdurranno migliaia di mini-satelliti aggiuntivi in un ambiente già caotico e quasi saturo. 

«L’orbita del nostro pianeta – si legge nella nota del G7 – è un ambiente fragile e prezioso che sta diventando sempre più affollato. Tutte le nazioni devono contribuire alla sua salvaguardia e per questo motivo vogliamo rafforzare il nostro impegno per garantire l’uso sostenibile dello spazio a beneficio di tutti.  Promuoveremo l’uso sicuro e sostenibile dello spazio per sostenere le ambizioni dell’umanità e per riconoscere il crescente rischio dato dalla presenza di detriti spaziali che portano alla congestione dell’orbita terrestre».

Fulvia Croci: Giornalista