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I ‘fermenti’ di Europa

È la quarta luna di Giove per dimensioni e fa parte del gruppo dei cosiddetti satelliti medicei, osservati per la prima volta da Galileo Galilei nel 1610: si tratta di Europa, nota per essere rivestita da una crosta ghiacciata che copre un vasto oceano globale. Il sottostante strato roccioso potrebbe essere sufficientemente caldo per sciogliersi e dare luogo a vulcani sottomarini; questa attività si sarebbe verificata in un recente passato e potrebbe essere ancora in corso.

Ad affermarlo è uno studio pubblicato su Geophysical Research Letters (articolo: “Tidally Induced Magmatic Pulses on the Oceanic Floor of Jupiter’s Moon Europa”); l’indagine, coordinata dal Dipartimento di Geofisica dell’Università di Praga, è stata condotta da un gruppo internazionale di ricercatori tra cui anche rappresentanti del Jet Propulsion Laboratory della Nasa.

Allo studio è abbinato un modello informatico tridimensionale che delinea come il calore interno ad Europa si produca e si trasferisca e quali conseguenze derivino da questo fenomeno. L’intensa forza gravitazionale che Giove esercita sulle sue lune è uno dei fattori chiave dell’innalzamento della temperatura nel mantello roccioso di Europa: quando la luna gira intorno al gigante gassoso, il suo interno si flette e questo processo sprigiona energia che si diffonde sotto forma di calore, aumentando le probabilità che si formino dei vulcani sottomarini.

Secondo il gruppo di lavoro, l’eventuale attività vulcanica si potrebbe verificare vicino alle aree polari di Europa, dato che a tali latitudini viene prodotta la maggior parte del calore. Inoltre, lo studio ha contemplato l’evoluzione nel tempo di tali fenomeni: infatti, fonti energetiche di lunga durata offrono più opportunità perché si possano sviluppare potenziali forme di vita. Questa considerazione è stata formulata tenendo presente quanto avviene sulla Terra con i vulcani sottomarini, che innescano una serie di processi tali da supportare la vita nelle profondità oceaniche.

I risultati della ricerca e del modello informatico, quindi, forniscono un’ulteriore evidenza che l’oceano sub-superficiale di Europa possa essere un ambiente favorevole allo sviluppo di forme di vita. Gli studiosi attendono il lancio di Europa Clipper della Nasa, in programma nel 2024, per poter avere altri dati su cui lavorare per approfondire i loro risultati. La missione è stata ideata per svolgere una mappatura dettagliata della luna di Giove tramite 45 sorvoli.

In alto: elaborazione artistica di Europa Clipper (Crediti: Nasa/Jpl-Caltech) 

In basso: la situazione descritta nello studio (Crediti: Nasa/Jpl-Caltech/Michael Carroll)

Valeria Guarnieri: Nata in tempo utile per vivere sin dall'inizio il fenomeno Star Wars, lavora in ASI dal 2000 e dal 2011 si occupa di comunicazione web presso l'Unità Multimedia dell'ente. Dedica la maggior parte del tempo libero alla montagna, suo grande amore.