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Hubble festeggia con una stella ‘instabile’

Ha appena tagliato il traguardo di 31 anni nello spazio e, per celebrare la ricorrenza in maniera adeguata, ha scelto un soggetto insolito per uno dei suoi ‘ritratti d’autore’: il festeggiato è Hubble, la cui avventura spaziale ha preso il via il 24 aprile 1990, mentre la protagonista della foto è AG Carinae, una stella rara situata nella costellazione della Carena.

L’astro, che si trova ad una distanza di 20mila anni luce, appartiene, infatti, ad una categoria poco diffusa: le ‘luminose blu variabili’ (Lbv – Luminous blue variables), dette anche ‘variabili S Doradus’, dal nome di S Doradus, una delle stelle più luminose della Grande Nube di Magellano.

Si tratta di entità estremamente massicce che presentano variazioni imprevedibili e spesso molto marcate, sia nello spettro che nella brillantezza; sono assai rare, tanto che nel General Catalogue of Variable Stars, la cui prima edizione risale al 1948, sono appena 20 gli oggetti riportati con questa classificazione e alcuni di essi, successivamente, non sono stati più considerati Lbv.

AG Carinae si presenta come una delle stelle più scintillanti nella nostra galassia ed è circondata da un alone luminoso di gas e polveri. Dietro questa immagine leggiadra, però, si nascondono dei processi che la stanno mettendo a dura prova: l’astro, per evitare di giungere alla distruzione, sta vivendo una sorta di ‘braccio di ferro’ tra la pressione delle radiazioni, che spinge verso l’esterno, e la forza di gravità, che invece esercita la sua influenza verso l’interno.

Il guscio di gas e polveri che circonda AG Carinae, in fase di espansione, è ampio circa 5 anni luce ed è stato creato da una o più eruzioni intense, verificatesi circa 10mila anni fa. Questi fenomeni, che si manifestano quando la stella rischia il disfacimento, hanno spinto i suoi strati esterni verso lo spazio e, nel complesso, l’ammontare della massa del materiale espulso è pari a circa 10 volte quella del Sole. Quindi, le esplosioni e l’instabilità fanno parte del ciclo di vita delle Lbv: stelle che, in pratica, vivono al massimo e si spengono ancora giovani.

AG Carinae, al momento si trova in una fase di tranquillità, anche se continua ad emettere radiazioni bollenti e venti stellari molto intensi; questi flussi agiscono sull’alone che la circonda, dando vita ad intricate strutture dovute allo scontro tra il gas e il guscio in lenta espansione. Inoltre, l’azione dei venti stellari caldi ha spinto lontano da AG Carinae i materiali espulsi freddi e le ha prodotto intorno uno spazio vuoto.

Nella foto, il materiale diffuso di colore rosso è costituito da idrogeno scintillante e azoto, mentre i filamenti in blu, la cui forma ricorda quella dei girini, sono cumuli di polveri, resi brillanti dalla luce riflessa della stella. L’immagine è stata realizzata con differenti scatti, effettuati da Hubble nel visibile e nell’ultravioletto con lo strumento Wfc3. Stelle come AG Carinae sono ritenute importanti dagli astronomi, a causa degli effetti di ampia portata che producono sull’ambiente circostante.

Valeria Guarnieri: Nata in tempo utile per vivere sin dall'inizio il fenomeno Star Wars, lavora in ASI dal 2000 e dal 2011 si occupa di comunicazione web presso l'Unità Multimedia dell'ente. Dedica la maggior parte del tempo libero alla montagna, suo grande amore.