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Antichissima e distante, ecco il ritratto di GN-z11

Svelati nuovi dettagli sulla natura dell’oggetto astrofisico più distante mai conosciuto. Stiamo parlando di GN-z11, una galassia situata a 13,4 miliardi di anni luce dalla Terra, formatasi solo 400 milioni di anni dopo il Big Bang e osservata dal telescopio spaziale Hubble nel 2016. Ora un team di ricercatori cinesi e americani ha utilizzato i dati del telescopio Keck alle Hawaii per acquisire gli spettri nel vicino infrarosso che hanno confermato l’effettiva distanza della galassia. L’analisi della luce proveniente da questo oggetto remoto indica – nella sua composizione – un’abbondanza di elementi più pesanti dell’idrogeno e dell’elio.

Questo dato suggerisce che GN-z11 non appartenga al gruppo delle galassie originali, formatesi quando l’Universo era freddo e privo degli elementi che contraddistinguono le generazioni di galassie successive. Inoltre, grazie a un’ulteriore analisi, gli scienziati hanno notato una brillante esplosione di luce, durata meno di tre minuti. Questo forte flash è stato prodotto da un lampo di raggi gamma all’interno di GN-z11. Il fenomeno è particolarmente rilevante poiché non era mai stato individuato in epoche così remote, a un ‘breve’ intervallo di tempo dopo il Big Bang. Secondo gli astrofisici lo studio di questo fossile cosmico migliorerà la nostra comprensione dei processi di formazione delle stelle e delle galassie e aiuterà a capire come l’Universo si sia evoluto nel corso del tempo.

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Fulvia Croci: Giornalista