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I pianeti fratelli delle stelle

Quando nasce un pianeta? Si tratta di una domanda fondamentale nello studio dell’universo, per comprendere la storia del nostro e degli altri sistemi planetari. Adesso un nuovo studio appena pubblicato su Nature permette di fissare un punto nella complessa scala temporale dell’evoluzione cosmica, rivelando che i pianeti cominciano a formarsi quando le loro giovani stelle madri sono ancora in crescita.

La scoperta, realizzata grazie ai potenti occhi del telescopio Alma dell’Eso, è opera di un team internazionale di ricerca guidato dal Max Planck di Monaco, di cui fa parte l’astrofisica italiana Paola Caselli, a capo del dipartimento di studi astrochimici del Max Planck che ha condotto lo studio.

Paola Caselli è anche direttrice generale dell’Istituto di fisica extraterrestre, che ospita Reinhard Genzel, uno dei Nobel per la fisica di quest’anno, premiato qualche giorno fa insieme a Roger Penrose e Andrea Ghez per i loro studi sui buchi neri.

Caselli e colleghi si sono concentrati in particolare su una protostella a 470 anni luce da noi immersa nella densa nube interstellare L1709, nella costellazione dell’Ofiuco. Questa giovanissima stella è avvolta da un altrettanto giovane anello di polveri e gas: è qui che risiede la culla spaziale dove i giovani mondi nascono e crescono. Il che significa che stelle e pianeti evolvono insieme fin dall’inizio: più che madri e figli, dovremmo quindi considerarli fratelli cosmici.

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica freelance appassionata di clima, ambiente, osservazione della Terra e astronomia. Ha una laurea in filosofia e un master in comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste. Collabora con la società di comunicazione della scienza formicablu ed è co-fondatrice di Facta.eu, centro no profit che applica il metodo scientifico al giornalismo. Dal 2015 collabora con Global Science, convinta che lo spazio sia un punto di vista privilegiato per comprendere meglio il nostro pianeta.