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Covid-19: Nasa, Esa e Jaxa mostrano l’impatto dallo spazio

La crisi sanitaria del Covid-19 ha acceso i riflettori su un’altra emergenza, quella ambientale. Durante il lockdown per contenere la diffusione del virus in tutto il mondo, i dati satellitari ci hanno mostrato, settimana dopo settimana, una riduzione senza precedenti delle aree inquinate (ne abbiamo parlato qui). Ora, proprio dallo spazio, ci arriva una chiara quanto impressionante immagine dell’impatto globale della pandemia. Si tratta del nuovo strumento Earth Observation Dashboard, piattaforma interattiva nata dalla collaborazione tra la Nasa, l’Esa e la Jaxa.

E così i dati satellitari statunitensi, europei e giapponesi sono stati integrati per la prima volta ad altissima definizione, con un dettaglio senza precedenti. Il risultato è una mappa del nostro pianeta che mostra i cambiamenti della qualità dell’aria e dell’acqua nel corso del tempo, mettendo in relazione questi dati con le informazioni sul cambiamento climatico e le attività economiche.

Questo, nella visione delle tre agenzie, rende la piattaforma particolarmente utile per i decisori politici. «Il coronavirus – commenta Josef Aschbacher, Direttore dei Programmi di Osservazione della Terra dell’Esa – ci ha portato sfide senza precedenti, con gravi conseguenze sociali. I dati satellitari aiutano a dare informazioni in tempo reale: ad esempio, la Commissione europea ha già utilizzato i satelliti per monitorare il traffico lungo i confini nazionali dopo che alcuni Paesi avevano imposto il lockdown».

L’Earth Observation Dashbord permette adesso di andare ancora oltre, fornendo un’analisi costantemente aggiornata di importanti indicatori che determinano lo stato di salute del pianeta. E, soprattutto, aiutando i politici a interpretare i dati. Dalle attività commerciali nei porti alle luci notturne nelle aree urbane: la piattaforma mostra i settori dell’economia che più hanno subito l’impatto del virus. Orientando l’implementazione di nuove politiche di intervento.

Ma l’osservatorio virtuale è anche uno strumento a disposizione dei cittadini. Basta una connessione internet, e chiunque può tenere sotto controllo le condizioni del pianeta, approfondendo la situazione nel proprio paese. Per l’Italia sono al momento disponibili dati dettagliati su Roma e Milano, mentre la variazione della qualità dell’aria è visibile su tutta la penisola.

Lo sguardo costante resta sull’inquinamento. La mappa interattiva fornisce infatti informazioni sulle variazioni nel tempo dei gas serra, della clorofilla e dei materiali galleggianti nelle aree costiere (impressionanti i dati sulla laguna di Venezia prima e dopo il lockdown).

La Earth Observation Dashbord, online da ieri, sarà in costante aggiornamento. I dati sono forniti dai satelliti Sentinel del programma europeo Copernicus dell’Esa, dai satelliti Aura e Oco-2 della Nasa, e dai satelliti Gosat e Alos-2 della Jaxa. La mappa delle luci notturne si basa invece sul satellite statunitense Suomi Npp.

La crisi sanitaria del Covid-19 ha mostrato l’importanza della collaborazione a livello globale in tutti i settori, compreso quello spaziale. «Le sfide che stiamo vivendo – conclude Aschbacher – sono planetarie per loro stessa natura. La cooperazione internazionale tra le agenzie spaziali è quindi fondamentale».

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica