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Due pesi massimi per Ligo e Virgo

Il 12 aprile 2019 i due cacciatori di onde gravitazionali Ligo, della National Science Foundation e Virgo, dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo, ascoltano segnali provenienti dalla fusione di una coppia di buchi neri, situati a una distanza compresa tra 1,9 e 2,9 miliardi di anni luce dalla Terra.

Studiando l’eco delle onde gravitazionali generate da quell’evento gli scienziati si sono imbattuti in una scoperta che ha superato le loro aspettative: ciò che hanno ascoltato è un segnale con due frequenze distinte, come se due diverse corde di chitarra avessero vibrato simultaneamente. Questo significa che i due buchi neri, prima di fondersi, presentavano masse molto differenti, precisamente 30 e 8 volte quella del Sole. L’uno era circa il triplo dell’altro. Una condizione, questa, rilevata per la prima volta in assoluto.

«Per la prima volta abbiamo sentito l’inconfondibile ronzio di onde gravitazionali di un’armonica superiore, simile alle sfumature di strumenti musicali», ha spiegato Frank Ohme, del  Max Planck Institute for Gravitational Physics di Hannover. «In sistemi con masse disuguali come questa, denominata GW190412, queste sfumature nel segnale dell’onda gravitazionale sono molto più forti. Ecco perché non le abbiamo mai sentite prima. Finalmente è stato possibile ascoltarle».

Le caratteristiche del segnale rilevato confermano ancora una volta le previsioni della Relatività Generale di Einstein, il primo ad ipotizzare l’esistenza di tali increspature del tessuto dello spaziotempo.

I risultati di questa analisi, spiegano gli esperti, potranno inoltre aiutare a capire come si formano le coppie di buchi neri.  La ricerca, pubblicata su arXiv, è stata presentata allla conferenza di aprile 2020 della Società Americana di Fisica che si è svolta in web conference a causa del Covid-19.

Ilaria Marciano: Giornalista | Digital Addicted since 1990