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Insight torna a scavare

La talpa di Insight si sta preparando per un nuovo tentativo di perforazione del terreno marziano. Parte dello strumento Heat Flow and Physical Proprties Probe (HP3) la talpa ha l’obiettivo di perforare il suolo fino a 3-5 metri profondità per misurare il flusso di calore proveniente dall’interno di Marte. Ora i tecnici della Nasa e della Dlr  – che ha costruito lo strumento –  hanno deciso di posizionare la paletta (scoop) installata sul braccio robotico della sonda sopra la talpa, per spingerla verso il basso nel tentativo di riuscire a perforare il suolo. Gli scienziati sperano che, grazie a questa procedura, la talpa non indietreggi rendendo vana la perforazione, come già successo in precedenza a febbraio e ad ottobre 2019.

La talpa di Insight è lunga circa 40 centimetri ed è dotata di un meccanismo di martellamento interno. Mentre scava nel terreno trascina con sé un cavo dotato di sensori per la misurazione della temperatura, in grado di rilevare importanti dettagli scientifici sulla formazione di Marte. Fino ad ora il team della Nasa ha evitato di spingere la talpa dall’alto per evitare qualsiasi danno al cavo e ai suoi sensori. Dopo i due tentativi falliti gli scienziati hanno stabilito che la sonda si trova in un’area caratterizzata da un terreno particolarmente spesso detto duricrust, un amalgama di materiale simile al cemento. Man mano che viene scavato, il terreno non si riversa nella buca riempiendo lo spazio tra le pareti e lo strumento ma resta attaccato ai lati. Così facendo l’attrito – che permetterebbe alla talpa di andare avanti-  viene meno e senza di esso la talpa rimbalza senza andare oltre.

Nel corso della scorsa estate, gli scienziati hanno deciso di utilizzare la paletta sul braccio robotico per spingere la talpa di lato, una tecnica chiamata pinning. Questo procedimento ha tutelato il cavo con i sensori ma la talpa è saltata fuori, spinta via dall’accumulo di terreno nel buco. Potrebbero essere necessari diversi tentativi per perfezionare la tecnica di spinta dall’alto e la Nasa metterà alla prova Insight a partire dalla fine di febbraio-inizio di marzo. Nel frattempo l’agenzia sta pensando di utilizzare la paletta per spostare il terreno all’interno del buco: questo procedimento potrebbe aumentare la pressione e l’attrito necessari alla perforazione. Nel frattempo, il team sta anche valutando di utilizzare la paletta per spostare più terreno nel buco che si è formato attorno alla talpa. Ciò potrebbe aggiungere più pressione e attrito, consentendogli infine di scavare. Non resta che attendere le prossime settimane per vedere se quest’ultimo tentativo sarà decisivo per il proseguimento della missione.

Lo scoop montato sul braccio robotico di Insight

 

 

Fulvia Croci: Giornalista