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Psyche, l’asteroide del ferro-vulcanismo

A differenza della maggior parte degli asteroidi, Psyche 16, è composto principalmente di nichel e ferro, come il nucleo terrestre. La sua natura ha attirato fin da subito la curiosità degli scienziati per via dell’attività vulcanica nota come ferro-vulcanismo, che si verifica sulla sua superficie.

Psyche è uno dei dieci corpi più grandi della fascia principale tra Marte e Giove. Le numerose osservazioni condotte sull’asteroide hanno fatto sorgere diversi interrogativi sulla sua densità, poiché risulterebbe essere estremamente bassa per un asteroide metallico. Ora, un nuovo studio, pubblicato su Nature Astronomy, sostiene che sarebbero proprio le eruzioni ferro-vulcaniche la causa della bassa densità di Psyche.

Si ipotizza che gli asteroidi metallici come Psyche si siano formati agli albori del Sistema Solare, quando i pianeti si stavano ancora formando. Nel processo di formazione i planetesimi sono stati coinvolti in forti collisioni, che hanno portato via gran parte dei loro strati esterni, lasciando esposto il nucleo ferroso. Successivamente il nucleo si sarebbe raffreddato e solidificato dall’esterno, formando una crosta di ferro molto più densa del ferro fuso sottostante. Ed è proprio questa diversità di densità a generare eruzioni di ferro fuso sugli asteroidi di questo tipo.

Il nuovo studio sostiene che Psyche possa essere costituito da due strati, in cui il nucleo metallico è circondato da un mantello di materiale roccioso. Durante il processo di raffreddamento, residui di ferro fuso, nichel e zolfo, potrebbero essere fluiti in superficIe, spiegando così i rilevamenti di metallo. Le eruzioni vulcaniche possono spiegare le osservazioni secondo cui l’asteroide Psiche ha una densità apparente incoerente con i meteoriti della sua ‘famiglia’ nonostante mostri prove di una composizione superficiale metallica.

«Lo studio è ancora in corso», ha detto Brandon C. Johnson, della Purdue University e autore dello studio. «Solo la missione Nasa programmata nel 2022 potrebbe consentire agli scienziati di confermare la teoria e rispondere a domande sul ruolo degli asteroidi metallici nell’evoluzione del sistema solare».

Ilaria Marciano: Giornalista | Digital Addicted since 1990