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    Categorie: cosmo

La faccia fredda della Luna

Il lato nascosto della Luna è più freddo di quanto si credesse. La rivela Chang’e-4  di nuovo operativa dopo il letargo programmato durato 15 giorni che ha seguito l’atterraggio dello scorso 3 gennaio della sonda cinese e del suo rover sul lato per noi oscuro del nostro satellite. Il sonno di Chang’e-4 è di Yutu stato quindi più gelido del previsto visto che le temperature rilevate del sito di landing sono crollate fino a raggiungere i meno 190 gradi centigradi, durante la prima notte. Le temperature notturne – dichiara l’agenzia spaziale cinese Cnsa – sono state rese note mercoledì scorso e sono risultate inferiori a quelle registrate dalle missioni Usa Apollo,  atterrate sull’altro lato del nostro satellite. Secondo gli scienziati cinesi, la grande differenza tra le temperature delle due facce della Luna è probabilmente dovuto alla diversa composizione del suolo lunare.

Yutu 2 ha ripreso le operazioni come previsto, lo scorso 29 gennaio. Il suo compito è quello di effettuare esperimenti nel cratere di Von Karman per analizzarne il suolo e il sottosuolo. Chang’e-4 è equipaggiata con strumenti sviluppati da scienziati provenienti da Svezia, Germania e Cina. Ha il compito di studiare l’ambiente lunare, la radiazione cosmica e l’interazione tra il vento solare la superficie della Luna. La Cnsa ha dichiarato di voler continuare con gli esperimenti, in considerazione del successo della missione Chang’e-3 lanciata alla fine del 2013 dotata di strumenti ancora in funzione che hanno resistito a oltre sessanta notti lunari.

Fulvia Croci: Giornalista pubblicista, dopo la laurea in Relazioni Internazionali si avvicina al mondo della comunicazione scientifica. Nel corso degli anni ha trattato una vasta gamma di temi legati all'esplorazione spaziale, alla ricerca e alle attività dell’Agenzia Spaziale Italiana.