Scarsità d’acqua e clima rovente sono fattori che incidono negativamente sulla salute delle foreste. Lo sguardo dei satelliti è un valido supporto per integrare i dati da terra nel loro monitoraggio. Ed è proprio attraverso le nuove tecnologie satellitari  che un team di ricercatori dell’Australian National University (Anu) ha sviluppato un nuovo approccio per prevedere con anticipo, fino a cinque mesi, le aree a rischio di siccità o di incendi. Attraverso simulazioni al computer il team ha ricreato un quadro dettagliato della distribuzione dell’acqua sotto la superficie terrestre e i possibili impatti sulla vegetazione a distanza di mesi.

«Abbiamo sempre osservato il cielo per prevedere la siccità, ma non con troppi successi», ha affermato il professor van Dijk della Anu Fenner School of Environment and Society. «Questo nuovo approccio apre nuovi scenari per prepararsi alla siccità con maggiore precisione, aumentando il tempo a disposizione per gestire i terribili effetti, come incendi boschivi e perdite di bestiame».

Il team ha utilizzato i dati forniti dai satelliti Follow-On Grace, sviluppati da scienziati americani, tedeschi e australiani. Le previsioni sulla siccità saranno combinate con le più recenti mappe satellitari del sistema australiano di monitoraggio degli incendi.