Quasi una sosia a 180 milioni di anni luce da qui. Tra circa 20.000 immagini di piccole galassie, due ricercatori della Yonsei University, in Corea del Sud, hanno trovato lei: una gemella della Via Lattea che risplende in un remoto angolo del Cosmo. Contornata da due piccole galassie irregolari, simili alle nubi di Magellano che orbitano attorno alla nostra Milky Wayla gemella ritrovata ha delle caratteristiche rare e si è rivelata unica in questo inedito casting. La Ngc 2718, questo è il nome del doppione rassomigliante, è una grande galassia a spirale isolata, che interagisce però con una coppia di galassie nane chiamata Ugc 4703.

L’impressionante somiglianza di Ngc 2718 alla nostra Via Lattea sorprende perché la conformazione “nostrana” possiede caratteristiche insolite: la Grande Nube di Magellano e la Piccola Nube di Magellano, le due più famose formazioni satelliti della nostra galassia, luminose e attive nella produzione stellare, non sono frequentemente rintracciabili, sia nell’osservazione dell’Universo, sia nella riproduzione di modelli teorici. La rarità di questo tipo di formazioni irregolari, in coppia e in prossimità di una grande galassia con cui interagiscono, genera molti interrogativi. Le nubi si sono generate indipendentemente intorno alla galassia e hanno quindi iniziato ad interagire con essa? Sono state recentemente catturate? Lo studio della gemella rintracciata potrà insegnarci molto sul comportamento delle coppie di galassie nane e sulla loro interazione con la galassia più grande nella quale orbitano.

Sanjaya Paudel and Chandreyee Sengupta, i ricercatori della Yonsei University, hanno condotto la loro “caccia fotografica” alle galassie nane esaminando le immagini di archivio acquisite con la Sloan Digital Sky Survey, con i telescopi spaziali Galaxy Evolutionary Explorer e Spitzer, e con il Giant Metrewave Radio Telescope sito in India per lo studio della distribuzione dei gas, riscontrando, tra le varie analogie, simili masse stellari.