Lo spazio: affascinante ma quasi del tutto sconosciuto…e costoso. Questo, in sintesi, è quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Agenzia spaziale europea (Esa) che ha coinvolto oltre 5000 persone di età pari o superiore a 18 anni. Obiettivo, capire quanto i cittadini europei siano informati sullo Spazio. L’indagine è stata condotta nei cinque paesi europei più popolati quali Germania, Regno Unito, Francia, Spagna e Italia.

Gli intervistati hanno riconosciuto l’importanza dell’utilizzo delle applicazioni spaziali in attività come l’Osservazione della Terra – ad esempio per lo studio degli effetti del cambiamento climatico – e nelle comunicazioni e trasporti. La maggioranza di essi ritiene che tra gli obiettivi primari delle attività spaziali debba esserci la nostra protezione dalle minacce provenienti dallo spazio. Ma il dato curioso è che solo una piccola minoranza degli intervistati è a conoscenza dei programmi concreti condotti dall’Esa e degli studi volti a proteggerci da eventuali pericoli. In generale, è stata riscontrata un’alta disinformazione su tutti programmi spaziali. I risultati, difatti, sono stati un po’ deludenti. In scala da 1 a 10, solo 4 cittadini europei sono ben informati sulle attività spaziali europee.

Un dato interessante emerso dall’indagine, invece, riguarda il costo delle attività spaziali. Esso ammonta a 10 euro annui per cittadino, nei paesi interessati, ma gli intervistati hanno notevolmente sovrastimato il costo di tali attività che ammonterebbe ad una cifra pari a 245 euro all’anno, oltre 20 volte l’importo effettivo. Inoltre, gli intervistati identificano ancora le due ‘superpotenze’ dello spazio storico, Usa e Russia, con l’Europa come principale competitor, anziché la Cina. In conclusione, l’85% dei partecipanti ritiene importante che tutti i paesi europei uniscano le loro risorse per le attività spaziali e quasi la totalità degli intervistati, il 90%, ha una visione positiva dei programmi di esplorazione dell’Universo.