La sonda Juno ha catturato nuove immagini di un pennacchio vulcanico sulla luna di Giove, lo scorso 21 dicembre. Quattro delle telecamere di Giuno hanno catturato immagini della luna di Giove Io, il corpo più vulcanico del nostro sistema solare. JunoCam, l’unità di riferimento stellare (SRU), il Jovian Infrared Auroral Mapper (JIRAM) e lo Ultraviolet Imaging Spectrograph (UVS) hanno osservato Io per oltre un’ora, fornendo una visione delle regioni polari della luna e delle prove di un’eruzione attiva.

JunoCam ha acquisito tre immagini di Io prima dell’entrata in eclissi, tutte con un pennacchio vulcanico illuminato oltre il terminatore (o anche zona crespuscolare, il limite tra dove finisce la luce e inizia il buio). L’immagine qui mostrata, ricostruita dalle immagini dei filtri rosso, blu e verde, è stata acquisita alle 14:20  del 21 dicembre 2018. La navetta spaziale Juno si trovava a circa 300.000 km da Io.

La sonda Nasa ha raggiunto Giove il 5 luglio 2016. L’Italia  ha un ruolo di primo piano con due strumenti realizzati grazie al contributo dell’Agenzia Spaziale ItalianaJiram  (Jovian InfraRed Auroral Mapper) uno  spettrometro che ottiene immagini ed informazioni spettrali nell’infrarosso attraverso l’uso di un doppio piano focale, realizzato grazie al contributo scientifico dell’INAF e KaT (Ka-Band Translator), lo strumento di radioscienza che ha il compito di determinare la struttura interna del pianeta attraverso la misura del suo campo di gravità, realizzato grazie all’Università La Sapienza e alla società Leonardo.