Entità caratterizzate da un appellativo dark che esercitano da tempo il loro fascino sull’immaginario collettivo: sono i buchi neri, singolari manifestazioni della natura costantemente al centro dell’attenzione della comunità scientifica e degli appassionati di astronomia. Se le scoperte più recenti in materia sono sotto gli occhi di tutti, come la fusione di due buchi neri da cui sono scaturite le onde gravitazionali misurate nel 2015, probabilmente sono in pochi a sapere che la prima intuizione dell’esistenza di questi divoratori insaziabili risale al 1783.

Ed è proprio da questi primi passi e dalle leggi di Newton che prende il via “Buchi neri-Viaggio dove il tempo finisce”, appassionante percorso scientifico e storico condotto con sorridente maestria dall’astrofisica Elisa Nichelli e pubblicato dalle edizioni CentoAutori.

Il viaggio si snoda attraverso concetti complessi, come l’orizzonte degli eventi, e oggetti elusivi connessi ai buchi neri, come pulsar e quasar, presentati con un linguaggio brioso e comprensibile che rende il libro adatto ai giovani e al grande pubblico degli appassionati. Degni di nota anche il fatto che l’autrice si soffermi sulle vicende umane degli scienziati, rendendoli figure più ‘quotidiane’ e meno distanti, e l’attenzione riservata ai ricercatori e agli strumenti italiani che hanno dato un contributo d’eccellenza in questo ambito di studi.