Manca poco al flyby più lontano nella storia dell’esplorazione spaziale. Stiamo parlando di New Horizons, la sonda Nasa che sorvolerà Ultima Thule, un oggetto della Fascia di Kuiper, una una regione dello spazio costituita da residui del Sistema Solare. New Horizons ha dedicato gran parte del mese di dicembre ai preparativi per questo storico incontro, accendendo i suoi propulsori per effetturae una manovra di correzione della traiettoria, perfettamente riuscita. Gli strumenti di bordo hanno iniziato ad osservare Ultima Thule già dalla scorsa estate ed è emerso che l’oggetto potrebbe avere la forma di uno sferoide allungato con un diametro di più di 30 chilometri o addirittura potrebbe essere un sistema composto da due piccoli corpi.

Il primo mistero che New Horizons dovrà risolvere riguarda proprio la forma di Ultima Thule: la sonda non ha rilevato la variazione di luminosità che ci si aspetterebbe da un oggetto rotante con le sue caratteristiche . Secondo alcuni scienziati, Ultima Thule potrebbe essere avvolto da una nube di polvere che oscura la sua luminosità, proprio come farebbe la chioma di una cometa. Questa ipotesi è plausibile anche se la presenza di un fenomeno  di questo genere, necessita la presenza di una buona quantità di calore e Ultima Thule è troppo lontano dal Sole per riceverne a sufficienza.

Non resta che attendere il 1 gennaio per le prime immagini ad alta risoluzione dell’oggetto che verranno scattate dallo strumento Lorri (Long Range Reconnaissance Imager). Le foto verranno processate e saranno disponibili già dal giorno successivo e potrebbero già fornire alcune delle risposte che il team di New Horizons aspetta da ben 13 anni.