Il ritorno alla Luna, il futuro sbarco su Marte e il prolungamento delle attività sulla Stazione spaziale internazionale. Sono questi i temi principali del 227° Consiglio dell’Agenzia spaziale europea, che si è svolto il 12-13 dicembre all’European Space Operations Centre a Darmstadt, in Germania.

Presente all’incontro anche il numero uno della Nasa, l’Amministratore Jim Bridenstine, che ha sottolineato la stretta collaborazione tra le agenzie statunitense ed europea, con oltre 260 accodi stretti negli ultimi 40 anni su diversi programmi scientifici.

“Abbiamo adesso un’opportunità ancora più grande di espandere insieme i confini dell’esplorazione spaziale” ha sottolineato Brindestine, riferendosi appunto ai prossimi obiettivi di conquista lunare e marziana.

Il ritorno sul nostro satellite è il primo traguardo condiviso, che si baserà sulla costruzione del futuro avamposto in orbita cislunare, il Lunar Gateway. Durante il Consiglio Esa è stato descritto il nuovo progetto di lander presentato recentemente dalla Nasa, basato su un sistema riutilizzabile a tre stadi che fornirà il trasporto di astronauti alla superficie della Luna e ritorno.

Proprio settimana scorsa l’agenzia statunitense ha espresso la volontà di coinvolgere nuove aziende private nel progetto – un’offerta che potrebbe riguardare anche l’industria spaziale europea.  “Siamo pronti a unirci al progetto” ha infatti dichiarato il direttore generale dell’Esa Jan Woerner, accogliendo l’invito di Bridenstine a collaborare al programma di ritorno alla Luna.

Il traguardo successivo sarà poi l’esplorazione del pianeta rosso, un altro obiettivo su cui l’Esa ha confermato di voler investire nei prossimi anni. A tal proposito, Brindestine ha sottolineato il grande contributo dello scorso mese, con la consegna del primo modulo europeo di servizio che rappresenta una componente fondamentale della navicella Orion, destinata alle future missioni marziane.  Continua inoltre la partnership Europa-Usa per quanto riguarda il programma Nasa di Mars Sample Return, che prevede il trasporto sulla Terra dei primi campioni marziani.

L’ultimo macro tema trattato durante il 227° Consiglio europeo riguarda infine il futuro della Iss: gli stati membri hanno ribadito il loro interesse nel continuare ad affiancare la Nasa sul mantenimento della stazione, che nelle intenzioni statunitensi dovrebbe prolungarsi oltre il 2030.

I prossimi anni saranno quindi decisivi per lo spazio europeo, che sempre più punta ad assicurarsi un ruolo di primo piano nell’esplorazione dell’universo.