Dopo quattro anni di intensa e onorata attività che ha portato i fasci di protoni a collidere all’energia di 13 TeV, con cui LHC ha prodotto una ricchissima messe di dati, gli operatori del CCC CERN Control Center hanno spento i fasci del Large Hadron Collider (LHC). Con questi dati, i fisici hanno cominciato a delineare un ritratto alquanto accurato del bosone di Higgs e a definire per la prima volta molti dettagli e comportamenti ancora poco noti delle altre particelle del Modello Standard.

LHC, il superacceleratore del CERN di Ginevra, come da programma, ha interrotto la presa dati per una lunga pausa di due anni, chiamata in gergo LS2, Long Shutdown 2. LS2 non sarà però una pausa di riposo, anzi. Nel corso del futuro biennio 2019-2020, infatti, fisici, tecnici e ingegneri saranno impegnati a realizzare un sostanziale processo di ammodernamento del più potente acceleratore del mondo e di tutti i suoi grandi esperimenti: ATLAS, CMS, ALICE e LHCb.

Durante il Run 2, ossia il secondo periodo di presa dati, durato dal 2015 al 2018, LHC ha raddoppiato le specifiche di progetto, accrescendo la nostra conoscenza dell’universo primordiale e facendo luce sui segreti della materia.

«Negli ultimi anni, il lavoro delle collaborazioni scientifiche che conducono gli esperimenti a LHC ha consentito un enorme progresso nella nostra comprensione delle proprietà del bosone di Higgs e del Modello Standard», sottolinea Fabiola Gianotti, Direttore Generale del CERN. «Queste conoscenze sono fondamentali, perché il bosone di Higgs è una particella molto speciale e unica nella nostra ricerca di nuova fisica».

Durante LS2, l’intero complesso dell’acceleratore e degli esperimenti sarà potenziato e aggiornato per il prossimo Run di LHC, anticipando in parte il futuro progetto High Luminosity LHC (Hi-Lumi o HL-LHC), che vedrà la luce e inizierà a raccogliere dati dopo il 2025. Aumentare la luminosità di LHC significa produrre molti più dati, consentendo lo studio di eventi più rari, con nuove possibilità di scoperta.

In particolare, gli iniettori che producono i fasci di protoni per LHC saranno rinnovati per produrre fasci più intensi. Il primo acceleratore lineare della catena di accelerazione lascerà posto al nuovissimo Linac4, che accelererà gli ioni idrogeno (protoni), consentendo di produrre fasci più luminosi. Il secondo acceleratore della catena, il Proton Synchrotron Booster, sarà dotato di un sistema di iniezione e accelerazione completamente nuovo. Il Super Proton Synchrotron (SPS), l’ultimo iniettore prima di LHC, avrà un nuovo sistema di radiofrequenza per aumentare l’intensità del fascio. Inoltre, saranno migliorate le linee di trasferimento.