I piani lunari di esplorazione della NASA, se opportunamente progettati, potrebbero affrontare molte sfide tecnologiche necessarie per le future missioni umane su Marte. Credit: BoeingCon la NASA che ha scelto il ritorno umano sulla Luna, anche se con una base spaziale cislunare, la Gateway, e non un insediamento sulla superficie, i sostenitori dell’esplorazione di Marte vedono il bicchiere mezzo pieno: il ritorno sulla Luna, se progettato correttamente, potrebbe risultare utile per progetti più a lungo termine, come la conquista umana di Marte.

È la riflessione del giornale statunitense Space.news, ricavata dal pensiero di diversi protagonisti, idee raccolte dall’autore Jeff Foust. La paura dei sostenitori di “Marte subito” era che il programma lunare drenasse troppo i finanziamenti disponibili allontanando nel tempo l’arrivo dell’uomo sul pianeta rosso.

Secondo l’autore la NASA si sta ora impegnando in una presenza, potenzialmente a lungo termine, sulla superficie lunare. L’agenzia sta iniziando, infatti, studi sui progetti dei lander lunari, compresi i grandi lander “di classe umana” necessari per le missioni degli astronauti sulla superficie lunare, previste per la fine del prossimo decennio.

In una recente tavola rotonda al National Press Club i sostenitori del prima Marte hanno riconosciuto che le missioni lunari potrebbero aiutare nel superare alcuni dei rischi tecnologici che la conquista del quarto pianeta comporterà.

«Ero davvero scettico, ma ci sono significative possibili sinergie tecnologiche», si è detto Rick Davis, della Direzione missioni scientifiche della NASA.

«La luna è l’ultimo luogo di pratica nel sistema solare al di là delle fascie di Van Allen» spiega James Garvin, capo scienziato presso il Goddard Space Flight Center della NASA « e offre quel terreno di prova e di esperienza utile a sistemare i sistemi in modo che lavorino per tre anni su Marte invece che due settimane sulla luna».

Secondo Garvin, ad esempio, se risorse come il ghiaccio d’acqua possono essere estratte e utilizzate sulla luna, sarà ancora più facile farlo su Marte.