Programmati nel 2020 una serie di esperimenti in Germania per spiegare l’origine del campo magnetico del cosmo. Uno studio su Physical Review Letters spiega come funzionerà il progetto

Stelle, pianeti, satelliti e persino asteroidi: tutti i corpi celesti che abitano il cosmo generano il loro proprio campo magnetico. Per questo siamo immersi in un universo altamente magnetizzato, un fenomeno sulle cui origini gli astrofisici si interrogano da anni. Una delle principali ipotesi sulle cause del magnetismo cosmico prende ispirazione dalla cosiddetta teoria della dinamo. In meccanica, una dinamo è un dispositivo che, ruotando attraverso un campo magnetico, trasforma il lavoro meccanico in energia elettrica sotto forma di corrente continua. In astrofisica, la teoria della dinamo propone esattamente l’opposto: il movimento di un fluido elettricamente carico è in grado di creare e mantenere un campo magnetico. Questa ipotesi, proposta all’inizio del XX secolo dal fisico Joseph Larmor, utilizza appunto il meccanismo della dinamo per spiegare il magnetismo terrestre e solare.

Ora gli scienziati hanno l’occasione di testare una volta per tutte questa ipotesi, grazie al primo esperimento globale sul magnetismo dell’universo. Si tratta del progetto Dresdyn (DREsden Sodium facility for DYNamo and thermohydraulic studies), una nuova infrastruttura tedesca progettata dall’Istituto di Dinamica dei Fluidi dell’Hzdr proprio per dimostrare l’effetto dinamo a livello sperimentale. Come? Lo spiega un articolo recentemente pubblicato su Physical Review Letters, che conferma la stabilità teorica del progetto e descrive le sue buone possibilità di successo. Per verificare il magnetismo cosmico, spiegano gli autori, Dresdyn utilizzerà un cilindro di acciaio di due metri di diametro contenente otto tonnellate di sodio liquido, che roteranno lungo un’asse fino a dieci volte al secondo.

Questo permetterà di simulare un movimento fondamentale nell’ambito della teoria della dinamo, la cosiddetta precessione. “Il nostro esperimento – spiega André Giesecke, prima firma dello studio – punta a dimostrare che la precessione, come ‘motore’ naturale di un flusso di energia, è sufficiente a creare un campo magnetico”. Occhi puntati su Dresdyn dunque, i cui esperimenti dovrebbero cominciare nel 2020, per svelare finalmente la misteriosa origine del magnetismo universale.